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Anno edizione: 2014
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Pensereste mai di poter ridere e ridere leggendo un volume di oltre 500 pagine, considerato un classico della letteratura russa? Ebbene, ve lo assicuro, con questo libro – tra le altre cose – vi divertirete un sacco.Perdente, inetto, scansafatiche, figlio dell’ozio e del dolce far niente. Costui è Oblomov. Anche quando la vita gli dà la possibilità di riscattarsi da mille pregresse sconfitte, egli dopo attenta e profonda riflessione – che detto tra noi chissà che fatica gli è già costata – decide di fare un passo indietro e di rimanere nel suo mondo ovattato. Passano i giorni e passano gli anni, e lui benedice di essere sempre lì, sempre al punto di partenza. Ironico ma molto spesso snervante, odieremo e ameremo Oblomov allo stesso tempo. Vi aspetto in libreria per consegnarvi questo diletto. Buona lettura!
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Oblomov è quella classica figura per la quale si prova simpatia ma in certi momenti la si prenderebbe a schiaffi, è oggettivamente un uomo pigro tendente all'inettitudine ma il suo animo nobile te lo fa comunque apprezzare. Oblomov è una persona lenta ma il romanzo non è noioso e tanto meno lento, le avventure dell'uomo pigro scorrono con vivacità. consigliato a chi ama i romanzi russi e ai personaggi bizzarri.
Consigliato
Ho amato Goncharov con il suo primo romanzo, Una storia comune (5 stelle) mentre non sono riuscita ad appassionarmi al suo lavoro più noto, Oblomov, nonostante ne abbia tratto alcune profonde riflessioni e conosca il valore intrinseco dell'opera. Troppi dialoghi sempre uguali.
Recensioni
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