L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Chi sono i reazionari? Cosa li differenzia dai conservatori e dai liberal? Nelle parole di uno degli intellettuali americani più autorevoli, un'analisi originale per comprendere idee e passioni che agitano la politica del nostro tempo.
"Un'analisi illuminante delle politiche reazionarie di ieri e di oggi, del loro effetto devastante sul nostro presente e, con tutta probabilità, sul prossimo futuro" - The Guardian
Radicale, nostalgico, moderno nonostante le apparenze, il pensiero reazionario è stato a lungo ridotto a corrente politica secondaria, una naturale resistenza all'idea di progresso inaugurata in Europa con la Rivoluzione francese. A causa di questo pregiudizio, se esistono intere biblioteche dedicate alla figura del rivoluzionario, studi originali sulla sua controparte sono molto più rari. E la conseguenza più evidente di questa mancanza è lo spaesamento di fronte alla fascinazione di chi, cresciuto nel periodo più pacifico e florido della storia mondiale, dà credito a promesse politiche di restaurazione, auspicando il ritorno a età dell'oro immaginarie. Per Mark Lilla il motivo di questa incomprensione è la mancata analisi della mentalità reazionaria e dei suoi meccanismi, e quindi della possibilità di capire meglio perché dalla Russia di Putin all'America di Trump sono proprie le «forze controrivoluzionarie» a governare il mondo. Partendo dall'analisi di chi, come Eric Voegelin o Leo Strauss, fu tra i primi ad attribuire i problemi della società moderna alla sua discontinuità rispetto al mondo antico, lo studioso americano mette in luce le differenze del reazionario rispetto al conservatore e al liberale, e evidenzia come la sua mentalità sia ostaggio da una parte di un'idealizzazione del passato e dall'altra di una paura irrazionale per il futuro. Ma soprattutto mette in guardia il lettore rispetto ai pericoli del nostro tempo, in cui la nostalgia tragicomica di tanti Don Chisciotte per una mitica epoca di prosperità e ordine può trasformarsi rapidamente in qualcosa di molto più pericoloso.L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore