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Mentre vagano per lo spazio in cerca di avventure, Stel e Atan (rispettivamente meccanico e pilota della navicella Atoris) vengono trasportati, grazie a una misteriosa fonte di luce, in un mondo in apparenza paradisiaco, ma in realtà pieno di... contraddizioni. Un viaggio che cambierà per sempre le loro vite, e che Moebius (pseudonimo di Jean Giraud) ci racconta ne “Il mondo di Edena”, una delle sue opere più intime e personali, alla cui lavorazione si dedicò per decenni. Tutto iniziò con una commissione della Citroën. La casa automobilistica voleva che Moebius (all'epoca - anni Ottanta - già uno dei più famosi fumettisti al mondo, reduce dal successo de Les Humanoides Associes, la sua casa editrice) realizzasse una storiella promozionale per fini pubblicitari. La storia in questione è “Sulla stella”, primo album di quella che sarebbe - inaspettatamente - diventata una lunga saga in cinque parti (sei, se contiamo il volume "fuori-serie" “I riparatori”, che raccoglie alcune brevi storie mute - completamente slegate dalla trama principale, tuttavia). La commissione per la Citroën viene risolta in maniera molto elegante e leggera nel primo album, e alla fin fine non influisce quasi sul resto della narrazione. Narrazione quella del “Mondo di Edena” che è simile a quella del “Garage Ermetico” (una delle opere più importanti del medium fumetto, e senz’altro una delle più rilevanti all’interno della carriera di Giraud): ad ogni capitolo Moebius rimescola le carte in tavola, cambiando registro e genere al racconto. Solo che se nel Garage Ermetico i capitoli sono lunghi poche tavole (4, al massimo 6), nel “Mondo di Edena” vanno dalla trentina di “Sulla stella”, all'ottantina del terzo volume, “La Dea”. Ne risulta un racconto molto meno straniante rispetto al “Garage”, con un filo logico ben preciso e, per certi versi, anche piuttosto lineare (cosa strana, parlando di Moebius): si passa dalla fantascienza pura di “Sulla stella” (che molto deve all'esperienza dell'”Incal” - la seminale opera fumettistica realizzata negli anni Settanta da Moebius e Alejandro Jodorowsky dopo la delusione del fallito adattamento cinematografico del romanzo “Dune”), a un racconto a tratti fiabesco e poetico come “I giardini di Edena” (assieme al primo capitolo, nettamente la migliore e più equilibrata parte della serie), fino al lisergico e allucinato “Sra”. I capitoli al loro interno sono molto coerenti, e anche se il disegno generale è un po' schizofrenico, una logica c'è. Fa eccezione l'ultimo (il già citato “Sra”), decisamente delirante e mal sceneggiato (proprio a livello di dialoghi e di messa in scena, che fa acqua da tutte le parti). Un peccato, perché per certi versi, se si riesce ad andare oltre alla sconclusionatezza del tutto, si capisce che quello che voleva raccontare Moebius è in fondo è molto poetico, e con qualche aggiustatina ne sarebbe uscita fuori una conclusione interessante e in linea con il resto del tomo. Anche dal punto di vista artistico "Il Mondo di Edena” si distingue per originalità. Il lungo periodo di lavorazione (vent’anni!) fa sì che l'opera sia una summa del Moebius post-Humanoides: a ogni capitolo cambia lo stile dei disegni, registrando tutte le evoluzioni che Giraud ha attraversato nel corso degli anni (l'ultimo episodio è del 2001). Il risultato è un lavoro genuinamente altalenante (come del resto la narrazione), in cui si passa dalla linea purissima e meravigliosa dei primi volumi (ligne claire, nel vero senso della parola!), a cosa più elaborate e raffinate, anche se a mio parere più fredde e meno intriganti. In definitiva, non un capolavoro, né per i disegni (non si battono il “Garage”, “L'Incal” o “Gli occhi del gatto”), né tantomeno per la sceneggiatura. E tuttavia, un racconto piuttosto godibile. Il volume della Magic Press è uno dei classici tomoni a cui la casa editrice ci ha abituati per le opere di fumetto francese: brossurati con carta patinata, ma purtroppo di dimensioni non eccellenti - 26 cm di altezza (gli album francesi originali spesso sono alti fino a 32-35 cm!). C'è da dire però che il prezzo è piuttosto contenuto (40 €), soprattutto se paragoniamo la presente edizione all'altra, tuttora in commercio, di Alessandro Editore, il cui costo complessivo si aggira attorno ai 120 €. E in più bisogna riconoscerle il merito di stare facendo un'ottima opera di "divulgazione fumettistica", con questi integrali economici.
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