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Anno edizione: 2021
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Anno edizione: 2022
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«Rispetto ai precedenti romanzi Morte a Oriente è un omaggio a quel sotto-genere del noir reso grande da calibri come Arthur Conan Doyle e Agatha Christie, le cui orme Mukherjee ha sempre seguito, ovvero il cosiddetto "mistero da camera chiusa"» - Luca D'Andrea, Robinson
1905, Londra. Sam Wyndham, giovane poliziotto dell'East End, incontra una vecchia fiamma, Bessie Drummond. Il giorno successivo, la donna viene trovata morta nella sua stessa stanza, chiusa dall'interno. I sospetti si concentrano su un uomo ebreo, ma le cose non sono come sembrano. Pregiudizio e razzismo investono la società inglese; Wyndham si mette sulle tracce dell'assassino e il caso gli costerà più di quanto avesse mai immaginato... 1922, India. Il paese è in subbuglio a causa dello sciopero generale indetto da Gandhi. Il Raj britannico è sotto attacco e il sentimento anticoloniale è in crescita. Sam Wyndham, ormai capitano del corpo di polizia a Calcutta, si sta dirigendo verso le colline dell'Assam, dove spera di sconfiggere la sua dipendenza dall'oppio; i dolori sofferti durante la Prima guerra mondiale e la morte della moglie lo perseguitano. Nel corso viaggio Sam vede un uomo che pensava fosse morto da tempo, un assassino che Sam aveva inseguito a Londra, all'inizio della sua carriera. Che legame c'è tra questo incontro e l'efferato omicidio del 1905? I flashback della vita a Londra si intrecciano con il presente, illuminando il passato di Sam e mettendo a dura prova le sue capacità investigative. Per scoprire la verità, dovrà confidare nell'aiuto del fidato sergente indiano "Surrender-not" Banerjee.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Arrivato al quarto romanzo l'autore si diverte a mescolare le carte. Non solo l'ambientazione è diversa dal solito, con i protagonisti momentaneamente lontani da Calcutta, ma gioca anche su due piani temporali, visto che il racconto passa in continuazione dall'India del 1922 alla Londra del 1905, e anche il delitto è molto diverso da quelli visti nei romanzi precedenti. La prima parte è un po' lenta e i continui salti temporali possono disorientare all'inizio, ma poi la vicenda entra nel vivo e il ritmo aumenta, rendendo la storia sempre più coinvolgente. Per me è uno dei capitoli migliori di questa serie.
Quarto episodio della saga del capitano Wyndham e del suo fido sergente Banerjee. La storia si svolge su due piani temporali collocati rispettivamente nella Londra del 1905, quando il capitano era un agente e non riuscì a fermare la fuga di un assassino, e nell'Assam del 1922 quando, appena terminato il suo percorso di disintossicazione dall'oppio, incontra casualmente l'omicida, diventato un potente uomo d'affari. Il ricercato ora diventa la vittima ed il capitano risolverà il caso in un crescendo di intuizioni dal sapore sherlockiano. Sempre impeccabili le ambientazioni e le ricostruzioni storico-politiche, con rimandi ai temi del razzismo , del pregiudizio, della vendetta e del perdono.
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