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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2020
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Ho trovato questo libro molto più realistico del primo in quanto si parla di crimini di guerra di cui nessuno si è preso la colpa. Toccherà al nostro Commissario cercare di capirci qualcosa. Libro ambientato sempre a Valdenza con un piccolo soggiorno a Parigi dove il Commissario non può intrattenersi molto perché in Italia ci sono novità scottanti. In questo libro non troviamo più Lucchesi in quanto è in ferie con la bella Chiara ma sarà sostituito in modo egregio. Come al solito non ho potuto fare a meno di notare con quanta precisione lo scrittore racconta le indagini e i pensieri che aiuteranno Casabona a risolvere il caso. Con un po’ di fortuna arrivano alla risoluzione del mistero ma si sa che nella vita si ha bisogno anche di un po’ di c**o no? Ve lo consiglio vivamente e vi consiglio di leggerli in ordine perché Fusco non solo parla di omicidi e indizi ma ci racconta i problemi famigliari di Casabona e di quanto può essere fragile l’ essere umano.
Torno dal Commissario Casabona e, questa volta, lo faccio con una consapevolezza diversa. Quella che si ha quando si è avuto modo di parlare con chi il personaggio lo ha immaginato e poi tirato fuori dalla sua mente e messo su carta. Torno da Casabona e mi trovo davanti un uomo più cupo e introspettivo di quello che avevo conosciuto nel primo romanzo. Siamo nel pieno dell'estate quando Casabona viene richiamato in servizio per indagare su un omicidio avvenuto a Torre Ghibellina, piccolo borgo sulle colline toscane, che, proprio in quei giorni, è pieno di turisti arrivati per assistere allo svuotamento del lago e al riemergere del paese sommerso. Ed è proprio in questo scenario che Casabona si troverà a dover sbrogliare un caso apparentemente semplice e che, invece, riporterà a galla fatti oscuri della storia italiana. A differenza del primo romanzo, in questo secondo libro c'è un intrico di casi da risolvere e di tempi storici che rende la storia più avvincente. A ciò si aggiunge la vita privata del Commissario che, per la prima volta, si trova a mettere in discussione il suo matrimonio e a rendersi conto che, forse, quella solitudine che prima temeva non gli è così ostile Il punto in comune con Ogni giorno ha il suo male, in questo caso, risiede nella scorrevolezza della storia, nella perfezione del linguaggio, nei capitoli brevi e, soprattutto, in quella mancanza di fronzoli che Fusco ha fatto sua, donandoci il piacere di romanzi che si leggono in poco tempo, di un personaggio che conquista e di storie di cui si ha bisogno. C'è la realtà nelle storie di questo uomo, una realtà che lui, dall'alto del suo lavoro, tocca con mano quotidianamente e che riesce a trasformare in storie e parole con una semplicità che ben si adatta a chi ha bisogno di un giallo italiano di quelli veri e di un personaggio mai sopra le righe. Nessun paragone è possibile fare tra il Commissario Casabona e il tanto amato Rocco Schiavone. Sono due uomini diversi usciti dalla penna di due scrittori diversi. Ma entrambi riescono a conquistare e a far nascere il desiderio di scoprire sempre più delle loro vite.
Seconda avventura con il commissario Casabona, che con il suo alto senso della giustizia non si lascia intimidire da personaggi che nascondono verità ‘scomode’, in questo intreccio che rievoca episodi legati alla Storia italiana. Non mancano i sentimenti, le debolezze (resisterà al fascino della bella Monique?) e gli stati d’animo del protagonista, che lo rendono credibile e coinvolgono il lettore. Stile lineare, non volgare, con alcune belle frasi che vien voglia di rileggere.
Recensioni
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