Il Principe di Park Avenue è il secondo volume della serie Contemporary Romance The Royals, chiamata così perché nei titoli ci sono titoli nobiliari collegati in qualche modo ai protagonisti maschili. I romanzi possono essere letti anche singolarmente nonostante i protagonisti siano collegati tra loro da vincoli di amicizia o parentali. Le vicende sono raccontate attraverso il punto di vista dei due protagonisti ed è passato qualche anno rispetto alle vicende del volume precedente. I protagonisti sono Sam un imprenditore immobiliare di successo e Grace (migliore amica di Harper, protagonista del primo volume) proprietaria di una galleria d’arte. Due protagonisti particolari perché Sam non è sempre stato ricco, cresciuto in orfanotrofio ha perso i genitori in giovane età e da allora ha chiuso praticamente il suo cuore ai sentimenti per paura dell’ennesima perdita mentre Grace, pur cresciuta nel lusso, ha deciso di essere indipendente e di crearsi una propria attività con le sue sole forze. In amore tende a frequentare uomini che hanno bisogno di lei ma alla fine ne resta sempre delusa perché uomini immaturi. L’idea di base era davvero carina ma l’autrice ha la tendenza a non approfondire (Per esempio, Sam non lo si vede quasi mai nei panni di immobiliarista di successo oppure Grace che inizialmente non vuole lavorare per Sam convinta che potrebbe avere grane con la galleria d’arte, in realtà non ha alcuna conseguenza). Anche i personaggi nonostante vengano date informazioni sul loro passato, restano molto superficiali e non riesci ad affezionarti davvero. Come per il primo anche qui la sensualità è molto spiccata (forse troppo rispetto alla trama molto povera). È il secondo libro che leggo di quest’autrice ma per ora sono storie che leggi per passare qualche ora spensierata ma tempo qualche giorno e te ne sei già dimenticata.
