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Anno edizione: 2019
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Samanta Schweblin apre uno squarcio nella narrazione del reale: con un immaginario paragonato a quelli di Shirley Jackson e David Lynch, l'autrice trasporta il lettore in un'atmosfera ipnotica, regalandoci una storia sorprendente e dal ritmo vertiginoso.
«Non importa quanto tu ti senta al sicuro, la scrittura di Samanta Schweblin finirà per farti del male» – Jesse Ball
«Amata e premiata, Schweblin sa maneggiare il fantastico con intelligente ferocia» – Robinson
Buenos Aires, interno giorno. Ma anche Zagabria, Pechino, Tel Aviv, Oaxaca: il fenomeno si diffonde in fretta, in ogni angolo del pianeta, giorno e notte. Si chiamano kentuki: tutti ne parlano, tutti desiderano "avere" o "essere" un kentuki. Topo, corvo, drago, coniglio: all'apparenza innocui e adorabili peluche che vagano per il salotto di casa, in realtà robottini con telecamere al posto degli occhi e rotelle ai piedi, collegati casualmente a un utente anonimo che potrebbe essere dovunque. Di innocuo, in effetti, hanno ben poco: scrutano, sbirciano, si muovono dentro la vita di un'altra persona. Così, una pensionata di Lima può seguire le giornate di un'adolescente tedesca, e gioire o preoccuparsi per lei; un ragazzino di Antigua può lanciarsi in un'avventura per le lande norvegesi, e vedere per la prima volta la neve; o ancora un padre fresco di divorzio può colmare il vuoto lasciato dall'ex moglie. Le possibilità sono infinite, e non sempre limpide: oltre a curiosità e tenerezza, il nuovo dispositivo scatena infatti forme inedite di voyeurismo e ossessione. Come i kentuki aprono una finestra sulla nostra quotidianità più intima, così Samanta Schweblin apre uno squarcio nella narrazione del reale: con un immaginario paragonato a quelli di Shirley Jackson e David Lynch, l'autrice trasporta il lettore in un'atmosfera ipnotica, regalandoci una storia sorprendente e dal ritmo vertiginoso.
Oggi vorrei parlarvi di Kentuki di Samanta Schweblin pubblicato da SUR. Nella vita ci sono scelte che ci rivelano, a volte in modo inconsapevole ma chiarissimo, chi siamo, qual è la nostra vera natura. La domanda primigenia che ci viene da porci è quella tra avere ed essere. Entrambe queste opzioni sono due facce della medaglia e solo il nostro intervento potrà chiarirci veramente da che parte stare. Ma quindi cos'è di preciso un kentuki è qualcosa che si possiede o qualcosa che si fa?
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un romanzo che a grandi linee mi è piaciuto, per l'intreccio dei personaggi, l'idea di fondo ma che mi ha lasciato perplessa a causa della scarsa quantità di dettagli per il fatto che esista questa tecnologia, futuristica particolare, che non si capisce appieno come sia nata e come faccia a funzionare
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