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Questo libro raccoglie tre interventi di Simone Weil: Nota sulla soppressione dei partiti politici; Obbligo e diritto; Studio per una Dichiarazione degli obblighi nei confronti dell'essere umano. La Nota, in particolare, assume nell'attuale contesto politico una particolare rilevanza. La Weil diffida dei partiti ideologici di massa, che finiscono per divenire "chiese" oltranziste alle quali si aderisce senza poter veramente fare il bene comune. Interessante anche l'accezione di "obbligo" che emerge nei due scritti successivi e che richiama il rapporto con l'Infinito e con la giustizia. Utile la postfazione di Andrea Simoncini, che aiuta a capire come la nostra Costituzione, pur dando un ruolo centrale ai partiti, pone attenzione centrale alla persona, non intesa individualisticamente, ma in relazione con gli altri. Da qui il ruolo decisivo che nella democrazia costituzionale svolgono le varie istituzioni (famiglie, associazioni, chiese, sindacati, ecc.) in cui la persona può esprimere stesso. I partiti politici, e questo la Weil nel '42 non poteva coglierlo, sono parte di un più complesso sistema democratico. In questo contesto l'obbligo inteso come responsabilità verso gli altri e i loro bisogni diventa decisivo. Se la giustizia non è il cuore dell'azione dei partiti, e di quella politica in genere, vero progresso non potrà mai esserci.
Questo libro raccoglie tre interventi di Simone Weil: Nota sulla soppressione dei partiti politici; Obbligo e diritto; Studio per una Dichiarazione degli obblighi nei confronti dell'essere umano. La Nota, in particolare, assume nell'attuale contesto politico una particolare rilevanza. La Weil diffida dei partiti ideologici di massa, che finiscono per divenire "chiese" oltranziste alle quali si aderisce senza poter veramente fare il bene comune. Interessante anche l'accezione di "obbligo" che emerge nei due scritti successivi e che richiama il rapporto con l'Infinito e con la giustizia. Utile la postfazione di Andrea Simoncini, che aiuta a capire come la nostra Costituzione, pur dando un ruolo centrale ai partiti, pone attenzione centrale alla persona, non intesa individualisticamente, ma in relazione con gli altri. Da qui il ruolo decisivo che nella democrazia costituzionale svolgono le varie istituzioni (famiglie, associazioni, chiese, sindacati, ecc.) in cui la persona può esprimere stesso. I partiti politici, e questo la Weil nel '42 non poteva coglierlo, sono parte di un più complesso sistema democratico. In questo contesto l'obbligo inteso come responsabilità verso gli altri e i loro bisogni diventa decisivo. Se la giustizia non è il cuore dell'azione dei partiti, e di quella politica in genere, vero progresso non potrà mai esserci.
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