L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro si compone di due parti: la prima affronta in cento quesiti i punti più controversi che hanno dato vita alla delegittimazione delle Province, mentre la seconda è costituita da sei interviste. Lo stesso sottotitolo del testo, “Miti e retorica dell’abolizione in 100 luoghi comuni”, chiarisce come finalità del testo sia la difesa delle Province. Ma era necessario scrivere un libro in difesa delle Amministrazioni Provinciali? A mio avviso, la risposta è positiva per la semplice constatazione che, nel dibattito, le Province non hanno avuto una copertura mediatica eguale a quella di coloro ne hanno promosso l’abolizione, anzi sono state spesso ignorate e derise. Nel testo è garantito un certo contraddittorio, nel senso che vengono elencati, sia pure sommariamente – e non poteva essere diversamente, dato l’intento divulgativo del libro – i punti di vista dell’una e dell’altra parte. Il messaggio di “Goodbye Province” è subito sintetizzato nell’Introduzione: “ Questo libro è una sfida, una provocazione a un Paese che non vuole approfondire e si alimenta di falsi miti e mezze verità”. Ed ancora: “Le pagine che seguono riassumono quattro anni di lavoro per il Consiglio della Provincia di Milano”: quindi, il testo prende le difese di questa Antica Istituzione, è di parte, ma questo suo modo di essere è giustificato pienamente dal clima pesantemente discriminatorio cui sono state sottoposte le Province, intese quali oggetti sacrificali di una Classe Politica che, fino a qualche tempo prima, se ne era servita a piene mani, se è vero, come è stato scritto a pagina 19 del libro, che tra gli anni 2001 e 2006 sono state presentate 38 proposte di legge per l’istituzione di nuove Province, salite addirittura a 46. Un tale strano comportamento meritava un approfondimento. La pubblicazione di questo libro, a seguito dell’imminente scadenza delle elezioni dei nuovi Consigli Provinciali e delle Città Metropolitane, è un lodevole contributo per il Legislatore che dovrà riformare il Titolo V della Costituzione e gestire il trapasso da quelle che erano le Province a quelle che saranno domani. Vi è una parola ripetuta più volte nel testo: autocritica. Traspare infatti in “Goodbye Province”, la consapevolezza che le Province richiedano qualche cambiamento: è un discorso onesto, giustificato dalla necessità per il Sistema Paese di poter contare sul giusto peso da riconoscere alle realtà territoriali. Massimo Cortese
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore