Pur avendo letto tutto lo scibile di Benni, devo dire che questo libro è riuscito, ancora una volta, a sorprendermi. L'attitudine alla meraviglia ed allo stesso tempo al disincanto che questo autore riesce a trasmettere ha qualcosa di davvero magico: anche questa volta, parte da una trama originale per regalare qualcosa di più. Una profonda riflessione sull'uomo, sulla maturità e sulla capacità di vivere ogni stagione della vita essendo padroni del proprio tempo, nascosta sotto un racconto allegro, spensierato ed a tratti poetico.
Martin è un maturo professore e poeta che si è ritirato a vivere ai margini di un bosco: è una nuova stagione della vita, vissuta con consapevolezza e arricchita dai ricordi e dalle conversazioni che Martin intrattiene con il cane Ombra e con molti altri animali bizzarri e filosofi. In questa solitudine coltiva la sua passione di studioso per la poesia giocosa e per il Catena, un misterioso poeta locale morto in manicomio. Questa tranquillità, che nasconde però strani segreti, è turbata dall'arrivo di una coppia che viene a vivere in un casale vicino: un mercante d'arte in fuga dalla città e Michelle, la sua bellissima e biondissima compagna. L'apparizione di Michelle, simile a una donna conosciuta da Martin nel passato, gonfia di vento, pensieri e speranze i giorni del buon vecchio professore. Il ritmo del cuore e il ritmo della vita prendono una velocità imprevista. Una velocità che una sera, a una festa di paese, innesca il vortice di un fantastico giro di valzer. Leggende, sogni, canzoni, versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese, contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni: tutto riempie di nuova linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come un'alba. Martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà.
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Anno edizione:2012
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ERIKA LERI 25 novembre 2016
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Francesco Fiore 24 novembre 2016
Un Benni sottotono, ci sono libri più belli, questo ha un fondo di tristezza e melanconia seppur risvegliato da un finale con del riscatto. La storia del vecchio professore rintanatosi al confine del mondo, la coppia scoppiata che fugge dalla città per cercare la pace esterna mentre sarebbe necessario conciliarsi tra di loro, personaggi bizzarri che uniscono i pezzi, e il protagonista un degente dell'ex ospedale psichiatrico metà folle e metà poeta-scultore, morto in circostanze misteriose, attorno al quale ruotano le felicità e le infelicità dei " normali". Manca qualcosa in questo libro...
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Stefano Benni è Stefano Benni, un libro molto bello, poetico, originale, una bellissima storia. La scrittura di Benni non è mai scontata, è un piacere leggere Benni perché le parole sono sempre scelte con cura, permettono di avvicinarsi alle emozioni dei personaggi quasi toccarle, personaggi poi che sono cosi bene delineati quasi dipinti. La storia anche è molto particolare e un po’ magica il che non guasta mai! Da leggere!
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