Dalla Prefazione "Chi pratica la Neurologia da tanti anni potrebbe avere un atteggiamento ambivalente di fronte a questo testo. Da una parte ogni contributo diagnostico non può essere che ben accetto; dall’altra ci si potrebbe chiedere: “L’ecografia del sistema nervoso periferico serve realmente? Cambia in modo decisivo il nostro approccio?” Tradizionalmente il work-up diagnostico di una problematica del sistema neuromuscolare si basa sulla definizione del profilo clinico, a cui segue, nella maggior parte dei casi, una conferma attraverso lo studio neurofisiologico. Sebbene spesso tali elementi consentano di arrivare alla diagnosi, in alcune condizioni questo setting appare inadeguato. In particolare quando il quadro è atipico, insiste in sedi prossimali, pone il dubbio tra la natura acquisita o ereditaria o, infine, non vi sono elementi per orientarsi verso un’eziopatogenesi focale o sistemica. Dalla fine degli anni ’90 l’esperto di sistema nervoso periferico (SNP) ha cominciato ad avvalersi di studi per immagine quali la Neurografia in Risonanza Magnetica e gli Ultrasuoni, che hanno consentito di “toccare con mano” l’anatomia normale e patologica del nervo periferico, dando consistenza e motivazione alle informazioni, in gran parte indirette e consequenziali, provenienti dall’esame clinico e neurofisiologico. Non staremo qui a confrontare le due tecniche né a dilungarci troppo sui noti vantaggi dell’Ecografia tra cui l’eccellente risoluzione, la natura dinamica delle immagini, la non invasività e il basso costo. Vorrei solo proporre due riflessioni. Ciò che condiziona l’affermazione di una nuova metodica, diagnostica o terapeutica che sia, è il fatto che lo specialista di settore possa acquisirla abbastanza facilmente in base al suo “know-how” ed eseguirla personalmente avendone la piena padronanza; se invece deve imparare un nuovo linguaggio, rivolgersi ad un’altra figura professionale e condividerne le decisioni diagnostiche, il percorso diventa più difficile. Ne consegue che al momento per un neurologo è più agevole apprendere la neurofisiologia, più complessa dal punto di vista di principi di base, tecnica e metodica, perché è “home made”, rispetto all’ecografia che culturalmente “appartiene” al medico radiologo o internista. Una sfida dei prossimi anni, a cui andranno responsabilmente indirizzate le nuove generazioni di neurologi dedicati alla patologia neuromuscolare, sarà quella di introdurre l’Ecografia del SNP come metodica diagnostica appropriata e specifica, seguendo il percorso che è stato già fatto per la Neuro-sonologia nella patologia cerebrovascolare o per l’Ecografia stessa in altre specialità quali Ginecologia e Gastroenterologia, in cui ora sono gli specialisti stessi ad eseguirla."(...)
Leggi di più
Leggi di meno