Letto per merito (o,visto il giudizio,colpa) di un articolo di Cordelli su La lettura di qualche mese fa che lo indicava tra i migliori romanzi del nostro tempo (in rete trovate gli altri),mi è parso un libro scialbo, con dialoghi ingenui e mai funzionali alla storia (che senso ha poi scrivere frasi in inglese - peraltro elementare - e subito dopo la traduzione in italiano? capisco quelle in basco ma le altre?), nel senso che non servono a far progredire il racconto ma sono un mero flatus vocis. E dire che l'argomento sarebbe stato anche interessante:il protagonista rievoca tramite un suo amico dopo essere emigrato in America gli anni della guerra civile spagnola,la vita in un paese basco, la dittatura,l'Eta.
Joseba e David, due grandi amici, quasi due fratelli, si rincontrano in California e ricordano i tempi della loro vita nella terra natale di Obaba. Il magico mondo rurale basco della loro gioventù (fatto di feste e amori, di boschi e verdi montagne, di farfalle e rospi) stravolto dalla Guerra Civile e dalla sua tragica "coda", la lotta contro il franchismo che si tramuta, dopo il ritorno della democrazia, nel terrorismo dell'Eta, in cui David è stato militante attivo prima di fuggire in California grazie a un'amnistia. Due amici la cui storia, riscattata dai propri inferni, serve ad Atxaga per affrontare il tema della memoria, della nostalgia, dell'amicizia e quello della tristezza di chi lascia la propria terra natale sapendo di non poter tornarci.
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Einaudi; 2007; 9788806178024; Rilegato con sovracoperta; 22,5x14,5 cm; pp. 393; Traduzione di P. Tomasinelli. Prima edizione.; minimi segni d'uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; Joseba e David, due grandi amici, quasi due fratelli, si rincontrano - ormai al tramonto della loro vita - in California e, insieme, ricordano i tempi passati: dall'infanzia nella mitica terra di Obaba fatta di giochi, di giovani amori, di boschi e animali - agli anni duri della dittatura franchista, e poi la fascinazione per il separatismo basco, il ritorno della democrazia e l'orrore del terrorismo dell'Eta. E anche i ricordi di chi, piú vecchio di loro, ha conosciuto l'inferno e la violenza senza speranze della Guerra Civile spagnola. Bernardo Atxaga ha voluto raccontare, con questo suo magnifico e maturo libro, la storia di un'amicizia, dunque, ma anche la storia di una generazione, delle sue contraddizioni, delle sue speranze, delle sue possibili e a volte tragiche scelte. Un romanzo importante, che ha fatto a lungo discutere in Spagna per le sue implicazioni e i suoi inevitabili risvolti morali e politici, ma anche un grande testo sulla memoria, sulla nostalgia, sull'esilio, sull'amicizia e sull'amore, che si è trasformato in un successo internazionale. ;
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