Live at Ronnie's Scott

Era il 1963 quando il sassofonista Johnny Griffin fece la sua prima apparizione nel Regno Unito, più precisamente al Ronnie Scott's Club di Londra, in cui fu ingaggiato per ben quattro settimane incantando migliaia di appassionati. Proprio nello storico club londinese Griffin è tornato lo scorso anno per celebrare il suo ottantesimo compleanno. In quell’occasione il Little Giant, così veniva chiamato Griffin a causa della sua bassa statura, era accompagnato da James Pearson e David Newton al piano, da Reggie Johnson al basso, dal leggendario Billy Cobham alla batteria, dal celebre pianista e cantante tedesco Paul Kuhn, ma soprattutto da una delle nuove stelle del jazz mondiale: il trombettista Roy Hargrove. Purtroppo quella è stata l’ultima esibizione di Griffin in Inghilterra poiché, solo due mesi più tardi, il grande sassofonista è morto nella sua casa a Availles Limouzine, in Francia. Dalla registrazione di questo concerto, che rappresenta quindi il suo addio ai tanti appassionati che lo seguivano con affetto, è tratto “Live At Ronnie Scott's Club”, album prodotto dall’etichetta In & Out Records. Johnny Griffin, una volta soprannominato il sassofonista più veloce del mondo, dimostra in questo album che l’età può influire sulla tecnica, ma non può far nulla sul naturale carisma che un talento come il suo porta con sé. Il fluire delle idee, l’instancabile inventiva, l’incredibile energia che si sprigiona da ogni brano fanno rimpiangere ancora di più la scomparsa di questo piccolo gigante del jazz.