L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 1989
Anno edizione: 2016
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
ho letteralmente consumato il vinile, un album storico dove i dead raggiungono momenti di una bellezza musicale stupenda ( Dark star , St stephen )
Registrato con un 16 tracce al Fillmore West e alla Avalon Ballroom di San Francisco nei primi mesi del 1969, "Live/Dead" è stato il primo grande Album live dell'era Rock. Ricordo che quando fu pubblicato alla fine del '69, venne unanimemente considerato da critica e pubblico come la quintessenza di uno show dal vivo dei Grateful Dead, in grado di catturare la loro incredibile capacità di improvvisazione, e sicuramente una pietra miliare della psichedelia più avventurosa. Questa stupenda reissue in formato HDCD è stata realizzata dai master originali, utilizzando le più sofisticate tecniche di rimasterizzazione. La musica è come sempre straordinaria, ma qui evidenzia ancor di più le profonde esplorazioni dell'improvvisazione di Jerry Garcia in "Dark Star" e nelle meravigliose performance corali di "St. Stephen" e "The Eleven". Per decenni ho ascoltato il vinile di questo disco, e il sound dei Dead mi ha sempre entusiasmato: in effetti il gruppo è costantemente stato all'avanguardia nell'uso della tecnologia di registrazione. Mentre l'originale "Live/Dead" evidenzia in modo eccellente il loro sound on stage, questa ristampa in formato HDCD va sicuramente oltre. La risoluzione parte da un livello talmente basso da rendere percepibili anche le più sottili interazioni tra gli strumenti. Il basso di Phil Lesh ha una presenza corposa, ma ancora equilibrata, e le tastiere filiformi di Tom Constanten generano un'atmosfera ancora più coinvolgente. Nel boogie massiccio di "Turn On Your Light", la voce di Pig Pen McKernan è rauca e implorante, ma possente.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore