Lucrezia Borgia. Tra storia, mito e leggenda
Né Lucrezia Borgia né qualsiasi altro membro femminile della nobiltà d'epoca poteva avere una cappella musicale, a differenza dei rispettivi mariti. Eppure parte del bilancio domestico era destinato al mantenimento di strumentisti ad arco, di alcuni cantanti e di una figura molto importante: un insegnante di danza. Se essere al corrente degli ultimi balli alla moda era un aspetto socialmente imprescindibile, altrettanto lo era l'organizzazione di serate musicali, con l'insieme strumentale più diffuso, formato da liuti o viole - strumento che pare abbia avuto origine a Valencia a metà del Quattrocento per poi diffondersi in Italia.
Nulla sappiamo sui gusti musicali di Lucrezia, ma non è così per Alfonso d'Este, che (forse) in omaggio alla sua nuova moglie fu a capo del consort di sei viole durante la celebrazione del proprio matrimonio, come testimonia questa nuova registrazione della Capella de Ministrers.
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Disco 1
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