Tra incidenti domestici, emergenze e un paziente che con un semplice "non mi sento tanto bene" manda in tilt l'intero pronto soccorso, un giovane medico racconta di una curiosissima notte in cui, vent’anni prima, ancora tirocinante, era di guardia al pronto soccorso di una clinica universitaria. Con la sua consueta ironia, Pennac ci regala un monologo esilarante e al tempo stesso toccante, che esplora le contraddizioni e le fragilità del mondo della medicina. Più che un romanzo, è una sorta di monologo, un flusso ininterrotto di ricordi e pensieri, attraverso un lungo flashback, scritto quasi a caso, come se non ci fosse né capo né coda.
La lunga notte del dottor Galvan
Giovane medico del pronto soccorso, Gerard Galvan racconta una folle notte di molti anni prima, quando fra crisi di asma e arti spappolati era stato finalmente notato un uomo seduto su una sedia che ripeteva: "Non mi sento tanto bene". Il malato passa da tutti gli specialisti, convocati d'urgenza a risolvere uno dopo l'altro crisi acute di ogni genere: dall'occlusione intestinale all'esplosione della vescica, all'attacco epilettico. Rimasto accanto al suo letto, Galvan si addormenta e al mattino il malato non c'è più. È morto? È sparito? Dove è stato portato? Galvan non sa neppure come si chiama. Nessuno lo sa. Ma il paziente riappare e le cose che dirà e farà saranno per il buon Galvan la fine di un sogno.
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Edizione:6
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Anno edizione:2013
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Martnell 08 gennaio 2025La lunga notte del dottor Galvan
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Raffaella Donési 01 aprile 2024Da Molière a Pennac
Il malato immaginario, la gelosia del Barbouillé, per chi ha letto Molière, sono certa che lo rivedrà in questo piccolo testo non scritto per il teatro, ma che offre numerosi spunti per la messa in scena. Satirica, ironica e realistica, così si presenta questa storia raccontata, tramite un lungo flashback, dal dottor Galvan. Si tratta di un personaggio malato di medicina che cerca di trovare un equilibrio tra l'ansia di carriera e gli ideali umanistici, tra i deliri e i desideri. Riuscirà a diventare un grande medico? Quel bigliettino da visita, il dottor Galval riuscirà a vederlo realizzato? A voi scorprirlo!
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Franci 16 gennaio 2024Indispensabile
Bellissimo libro consigliato a tutti quelli per cui studiare medicina è una malattia ereditaria!
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