Il titolo richiama il Dono che a PKD più si addice. Ovvero la capacità di immaginare un futuro non poi così impossibile, nonostante la sua immensa fantasia. Un futuro a cui noi oggi non siamo ancora del tutto arrivati, ma che forse un giorno i nostri figli vivranno. Per gli amanti di Blade Runner, dimenticatevi il film. Se il film vi è parso visionario e futuristico, il libro è molto di più. Il film ha omesso tanti aspetti importanti, semplificando la trama. Questa lettura invece ha la capacità di spingere il lettore a livelli di riflessione profondi, ipotizzando scenari inquietanti in parte già reali (magari con forme diverse). Se vi piace la fantascienza, Dick è imprescindibile e questo libro è sicuramente un buon modo per incominciare. Siete pronti ad addentrarvi in una vera e propria allucinazione e mettere in discussione ogni vostra convinzione? Se la risposta è sì, siete nel posto giusto.
Nel 1992 la Guerra Mondiale ha ucciso milioni di persone e condannato all'estinzione intere specie, costringendo l'umanità a colonizzare lo spazio. Chi è rimasto sogna di possedere un animale vivente, e le compagnie producono copie incredibilmente realistiche: gatti, cavalli, pecore... Anche l'uomo è stato duplicato. I replicanti sono simulacri perfetti e indistinguibili, e per questo motivo sono banditi dalla Terra. Ma a volte decidono di confondersi tra i loro simili biologici e di far perdere le proprie tracce. A San Francisco vive un uomo che ha l'incarico di ritirare gli androidi che violano la legge, ma i dubbi intralciano spesso il suo crudele mestiere, spingendolo a chiedersi cosa sia davvero un essere umano. Tragico e grottesco assieme, il romanzo di Philip Dick racconta il panorama desolato della San Francisco del futuro e il desiderio di amore e redenzione che alberga nei più umili, trasformando il genere fantascientifico in un noir cupo e metafisico. Un'opera che ha influenzato la visione della metropoli futura e ha anticipato i dilemmi della bioetica contemporanea. Questo è il romanzo da cui è stato tratto il film "Blade Runner" di Ridley Scott. Introduzione e cura di Carlo Pagetti. Postfazione di Gabriele Frasca.
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Ma gli androidi sognano pecore elettriche? [Paperback] Dick, Philip K.; Pagetti, Carlo and Duranti, Riccardo. .
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Anno edizione:2015
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Michela Scerbo 06 marzo 2017
Il quesito che ci pone Dick in questo capolavoro è: "Chi è uomo e chi non lo è?". Nella società futuristica proposta da Dick, dove uomini e androidi vivono a stretto contatto, la risposta a questa domanda è di vitale importanza. "Cosa ha l'uomo che manca all'androide?" L'empatia. Per Dick è la capacità di comprendere lo stato d'animo altrui che differenzia un essere umano da una macchina umanoide. Ai cacciatori d'androidi però è necessario mettere da parte i loro sentimenti di empatia per terminare, quindi uccidere, della macchine che somigliano a degli esseri umani ma sono diversi da quest'ultimi proprio perchè mancano di empatia! Come sempre Dick utilizza la fantascienza per parlare d'altro e questo fa di "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" uno dei suoi romanzi più profondi.
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Domenico Gatto 05 marzo 2017
Do androids dream of electric sheep? è il titolo di questo racconto di fantascienza distopica dal quale venne ricavato il film con harrison ford nella parte del protagonista, quel rick deckard che lavora per la polizia di una san francisco spettrale e così lontana da quell'incantevole posto che siam portati a ricordarci. Consigliato per gli amanti del genere fantascientifico!!
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