Il mambo degli orsi

Non avevo mai letto Lansdale e, anche se non è il mio pane, questo libro non mi è dispiaciuto affatto. Hap e Leonard, per non finire in prigione, fanno un favore alla polizia e partono alla ricerca di Florida, ex di Hap, scomparsa mentre indagava sulla morte sospetta di Bobby Joe Soothe a Grovetown, la più razzista cittadina del Texas. Non mi dilungo sulla trama, che comunque regge bene fino alla fine ed è tutto sommato ben organizzata. Un'America violenta e cupa, in cui il razzismo è ancora imperante e diventa il fulcro di tutta la vicenda. Lo stile è veloce e a tratti anche divertente (nonostante la storia non sia per niente simpatica), i personaggi ben costruiti anche se un po' superficiali (alcune digressioni sembrano messe apposta per cercare di dare un po' di profondità ma funzionano fino a un certo punto), uno di quei libri in cui l'azione si svolge prevalentemente attraverso i dialoghi. Insomma, niente di eclatante ma nel complesso un buon libro, con un impianto solido e una scrittura decente (un po' troppo "slang" in alcune parti ma ci si può passare sopra).

Assolutamente da leggere: scritto bene, i protagonisti sono autoironici, entrano nella propria intimità, riflettono sulle proprie contraddizioni, non offre soluzioni dall’alto, fa pensare… Mi è piaciuto molto

Un noir ironico e a tratti divertenti ambientato in un paesino profondamente razzista del Texas dove le persone di colore sono considerate come inferiori e disprezzate dalla comunità bianca. I due investigatori Leonard e Hap, il primo gay, di colore, piuttosto iroso, decisamente macho e dall’arrabbiatura facile, il secondo bianco pacioso e molto meno propenso alle azioni di fatto, sono alla ricerca dell’amica del capo della polizia nonché ex fidanzata di Hap improvvisamente scomparsa mentre indagava sul presunto suicidio di un detenuto di colore. Tra violenze, pugni, battute sagaci e divertenti i due arriveranno alla soluzione del caso a prezzo di tante botte e tentativi di ucciderli. Un bel thriller dove i protagonisti sono molto meno stereotipati di come uno si immaginerebbe e dove l’ironia sembra un buon metodo per sopravvivere in questo mondo così pieno di brutture e violenze.