Mamma mia! La figura della mamma come deterrente nello sviluppo culturale, sociale ed economico dell'Italia moderna
Questo non è un libro serio. È un libro drammatico. Se un solo mammone può far sorridere, una generazione di mammoni deve far piangere. In Italia, il mammismo è una malattia che si avvia alla pandemia, ma nessuno ha mai affrontato l'argomento con spirito critico, forse per timore che la mamma si arrabbiasse, oppure perché la sua figura è ritenuta sacra e inviolabile. Questa denuncia di un sistema "pathetically correct", invita i mammoni a specchiarsi, ad accettarsi, ma soprattutto a ridere di se stessi, riconoscendo che, come disse Marx da bambino, "la mamma è l'oppio dei popoli". Capitolo dopo capitolo si delinea così l'anamnesi di una sindrome unica e la precisa descrizione degli atteggiamenti tipici della mamma: dalla sua antipatia per il tempo all'ossessione per le pulizie domestiche; dalla fissazione per il polpettone fino alla passione per il lavoro a maglia o all'ostinazione con cui cerca di bruciare la frizione dell'auto. Con tono leggero e caustico, viene delineato il suo ruolo nella cultura, nella società e nell'economia del Paese, cercando di dare una risposta a un interrogativo universale: chi si arrenderà prima, l'uomo o la mammina?
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Anno edizione:2007
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