Mapocho è probabilmente il libro più intenso e sorprendente letto negli ultimi anni, la sua autrice Nora Fernandez, una delle “ Diavolesse” cilene, è ormai un punto di riferimento della letteratura sudamericana, e non solo, sempre più a connotazione “ WOMENPOWER”. Un romanzo forte, crudele e spiazzante, scritto in modo sublime con una prosa asciutta, gelidamente lucida e scorrevole ma al tempo stesso vorticante, in cui la straordinarietà diventa regola, dove le emozioni fragorose e gioiose lasciano il campo alla morbosità e la putrescenza di una dimensione maledetta fatta di carne, sangue e lucida follia, dove l’archetipo concettuale è la menzogna. Menzogna che è sinonimo di morte nera. Il Mapocho, protagonista di questo libro allegoria, è il fiume su cui fu fondata Santiago del Cile, testimone dei cambiamenti della città e, più in generale, della storia del paese nel suo susseguirsi di dittature sanguinarie dalla fine del seicento fino all’ultima di pinochet. Nona Fernandez racconta un Cile onirico, vero e proprio cosmo di orrori, costruendo la storie sulle vicende di Bionda e di suo fratello Indio, il loro rapporto incestuoso che sfocia in un groviglio narrativo ed una serie di intrighi che di fatto rendono superfluo il concetto stesso di trama. La diavolessa ci parla di violenza raccontandone la derivazione che sfocia in soprusi e repressione verso le classi più povere, le minoranze, i dissidenti ed “i diversi”. Un libro che esplica il concetto di letteratura incentrato sulla parola che si fa mezzo di riflessione. Visionario e Maledetto.
Mapocho
Il telefono squilla e la voce che la Bionda sente all'altro capo, quella dell'Indio, l'amato fratello, la spinge ad abbandonare la spiaggia del Mediterraneo dove vive da anni dopo aver lasciato da bambina il Cile dittatoriale e a tornare in patria, portando con sé in un'urna le ceneri della madre appena morta. Ma invece dell'Indio, a Santiago ritrova solo il Mapocho, fiume sporco e fangoso che attraversa la città trascinando con sé l'eredità dei morti, e la vecchia e ormai cadente casa della sua infanzia. La Bionda, guidata soltanto dai ricordi e dall'istinto, deambulando per le strade di una Santiago che stenta ormai a riconoscere e muovendosi in un labirinto sfumato di segreti e bugie, ricostruirà la storia frammentata della sua famiglia e di quanti sono stati lasciati indietro dalla memoria collettiva. Romanzo onirico, con personaggi sospesi tra la vita e la morte, “Mapocho”, presto diventato testo imprescindibile della recente letteratura cilena, rilegge, mutilandola, la storia ufficiale del Paese per offrirne una visione alternativa raccontata da chi l'ha vissuta ai margini.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2017
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Michele DAP 10 febbraio 2022
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