Mara. Una donna del Novecento

Il fascismo visto dagli occhi di una bambina che diventa donna seguendo tutte le fasi del regime, dai fasti fino alla caduta. Lettura interessante e scorrevole, da leggere

Durante la pandemia come questi giorni di Gennaio,lessi casualmente la recensione di questo libro su una rivista on-line,e lo mandai a prendere, l' ho letto per ben due volte di fila, è stato un libro che mi ha letteralmente fatto vivere in pieno il periodo del fascismo in Italia, ambientato a Roma, racconta la storia di due ragazze che vivono durante la dittatura di Mussolini. Non voglio raccontare altro perché sarete voi a inoltrarvi in un' epoca lontana si,ma da non dimenticare!

Mara ha tredici anni, è nata nel 1920, vive a Roma, in una famiglia fascista, la sua è la vita di un'adolescente: la scuola, la famiglia, gli amici e soprattutto i sogni. Mara è una patriota, come gli altri membri della sua famiglia è contenta del Duce, se l'Italia va bene, se l'Italia diventa un impero è tutto merito suo. Lui sa cosa è meglio fare, lui tiene al suo popolo. Ma ……. Il tema principale del libro è la “situazione femminile” dagli anni venti fino alla fine della seconda guerra mondiale, viene analizzata da più punti di vista: Mara, Nadia, Anna. Mara ama studiare, vuole diplomarsi e possibilmente laurearsi, è una ragazza tranquilla, dedita alla sua famiglia, sa quali sono i suoi dovere e li rispetta. Nadia, è l'amica del cuore di Mara, lei segue ciecamente le indicazioni del Duce, è irrequieta, passionale. Anna, è la sorella di Mara, lei non ama studiare, è più frivola, a lei il fascismo non piace, non lo approva. Altri personaggi femminili interessanti sono: la madre di Mara e la zia Luisa, sorelle solo apparentemente diverse. Il libro è suddiviso in brevi capitoli, la storia di Mara è alternata a capitoli in cui vengono spiegati alcuni accadimenti storici funzionali alla storia. Molto interessante l'inserimento di poesie di: Alba De Céspedes, Alda Merini e Wislawa Szymborska.