Curioso, il mio primo incontro con Italo Calvino è stato forse fuorviante; ricordo come se fosse ieri la lettura del brillante libro: Se una notte d'inverno un viaggiatore. Dopo qualche anno lessi I sentieri del nido del ragno e ora infine Marcovaldo e credo di aver capito Calvino. Brillante autore, da scuola di scrittura. Infatti le mie parti preferite finora sono tuttora i vari capitoli dove Calvino "imita" altri autori ma lui? Ok, bravo si ma...non saprei. Lo trovo a tratti stucchevole, ammaliante ma senza riuscire a scuotere il lettore. Successe con il sentieri del nido del ragno e in parte anche qui. Le avventure di Marcovaldo e la sua famiglia in citta sono storie deliziose per tutte le età( ma credo più verso i bambini), ben costruite per ogni stagione eppure...Diciamo fino a metà della lettura provavo sensazioni miste: tra la perplessità e il divertimento. Credo che la sua scrittura sia "statica", bella ma priva di una certa vitalità. Personalmente ho apprezzato molto le ultime storie, soprattutto quando entrano in scena i figli del nostro protagonista, o gli animali o persino piante dove il tono favolistico si sposa con il contenuto. I miei racconti preferiti: La fermata sbagliata, Luna e Gnac, Fumo vento e bolle di sapone, Il giardino dei gatti ostinati e infine I figli di Babbo Natale. Dopo questo credo che potrebbe essere interessante leggere Le citta invisibili.
Marcovaldo ovvero Le stagioni in città
«Marcovaldo si tirò su dal letto col senso di qualcosa di strano nell'aria.»
«Personaggio buffo e melanconico, Marcovaldo è il protagonista d'una serie di favole moderne, dove Italo Calvino va segnando avvenimenti impercettibili nella vita di una grande città industriale. Partite come divagazioni comico-poetiche sul tema della più elementare lotta per la vita, le venti favole di Marcovaldo arrivano alla rappresentazione della più complicata realtà d'oggi, alla satira del "miracolo economico" e della "civiltà del consumo"; ma sempre restano fedeli a una classica struttura narrativa: quella delle storielle a vignette dei giornalini per l'infanzia.» (Italo Calvino)
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Edizione:5
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Lettore92 18 ottobre 2024Calvino
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mirkell0 02 febbraio 2023
Una raccolta di storie buffe e semplici all'apparenza, ma che nascondono un messaggio profondo di perdita all'nterno della società urbana.
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lettoredelnovecento 26 luglio 2022lettura avvincente e poco stancante
un libro che scorre veloce e soprattutto vola il tempo,per il resto linguaggio semplice e una leggere ironia che fa ridere, Povero Marcovaldo ne ha passate tante!
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