Il mare infinito. La quinta onda

Colpo di scena finale, dove tutto quello che avevi pensato e creduto non è la verità! Non mi sarei aspettata di emozionarmi così tanto per un altro post apocalittico, dispotico, invece.. I sentimenti di Cassie sono struggenti come le scene raccontate. Ma questa volta si parla di Ringer, che nel primo libro non l’amavo affatto, ma si scoprono lati di lei che non si può non simpatizzare con lei ed alla fine volergli bene.

Cassie Sullivan e i suoi compagni sono riusciti a sopravvivere alle prime quattro onde e a fuggire da Camp Heaven. La Quinta Onda continua la sua avanzata, e i ragazzi dovranno sopravvivere e combattere contro un nemico che non si fermerà davanti a niente. Questo libro è raccontato da diversi punti di vista, tra cui quello di Ringer che ha un ruolo importante e che, per me, è stata una vera e propria rivelazione! Nel libro precedente non ho amato molto questo personaggio, invece durante la lettura de Il mare infinito ho cambiato idea! Anche in questo libro Cassie combatte e rischia tutto pur di proteggere le persone che ama. È impossibile mettere giù il libro perché è pieno di colpi di scena! Inoltre, mi piace il modo in cui vengono descritte le varie situazioni e il modo in cui Rick Yancey riesce a farti entrare nella testa dei personaggi! Per non parlare del finale…non vedo l’ora di leggere il seguito!

Da premettere che adoro questo genere di libri, ma l'autore ha fatto un lavoro meraviglioso sia come trama che come scrittura, infatti, nonostante certe scene potevano essere piuttosto complicate, è riuscito a dare un taglio fresco e scorrevole. E' uno di quei libri che una volta iniziato non puoi smettere. Cassie combatte con le unghie e con i denti per poter salvare il suo fratellino. L'amore per la famiglia viene sottolineato più volte nel corso del romanzo. Ci si chiede di chi si può fidare perché spesso la fiducia viene meno e in molti punti chiave del libro si arriva a sospettare di tutti. I colpi di scena non mancano rendono la trama più entusiasmante senza scendere mai nel banale. Il finale ci lascia con il fiato sospeso e non si può non correre ad acquistare il seguito.