Dashiell Hammett fu un grande innovatore del genere poliziesco americano. Veterano di due guerre mondiali, processato per attivismo nel partito comunista, lui stesso fu un investigatore privato e nei suoi romanzi portò le sue esperienze di vita, inserendo il realismo nei suoi lavori. A differenza dei romanzi noir del periodo, i protagonisti sono persone normali e il delitto viene commesso non dal criminale o dal malvagio di turno, bensì da persone comuni e, per questo, insospettabili. Il matrimonio d’amore di questo romanzo è quello fra due bellissimi ragazzi, sposati da pochi mesi. Il detective privato che viene ingaggiato da un uomo, apparentemente estraneo alla coppia, per scoprire chi sia la persona misteriosa che pedina la ragazza, scopre che vi sono ben due persone che la vogliono uccidere. Scoprire chi sia il misterioso pedinatore è, per il nostro investigatore, piuttosto semplice, più difficile è arrivare alla verità, perché tutti i personaggi di questo romanzo sono bugiardi e nascondono qualcosa. A partire dai due neosposi. Poche pagine per una trama d’effetto, ricca di suspence: la verità è cruda e terribile, ben nascosta sotto una bella facciata. Altra peculiarità di Hammett è la descrizione essenziale dei personaggi, priva di fronzoli. In primis, il detective, “un uomo brutto”.
