Il Meccanico di Fiducia

Uomini veri, senza fronzoli né parole di troppo. Braccia forti, mani sporche, silenzi che pesano come corpi. In questi racconti carichi di tensione e desiderio, Manuel García scava nella materia viva dell’attrazione maschile, quella che nasce dallo scontro, dallo sguardo fugace, dall’odore di olio e pelle, dal bisogno che si impone — crudo, irresistibile. Erotismo virile, senza vergogna né concessioni. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, Berlino è coperta dalla neve, le strade ferme, le macchine in panne. È lì che Michelle incontra Rüdeger, meccanico dell’Est, quarantenne massiccio dagli occhi disarmanti. Un uomo d'altri tempi, duro e gentile, ruvido come l'acciaio e caldo come il motore che ripara. Tra paraurti divelti e caffè bevuti in officina, si accende una scintilla fatta di rispetto, desiderio e silenzio. “Era sdraiato sotto l’auto, la maglietta tirata sulla pancia, la cerniera semiaperta. Il suo odore era forte, sincero, maschio. Misi la mano sul suo petto per non cadere, e il mondo si fermò: lui aprì gli occhi, mi guardò, e fu come se avesse capito tutto, prima ancora di me.” Non c’è pornografia, c’è carne. Non c’è romanticismo, c’è fame. Il Meccanico di Fiducia è un libro per chi riconosce l’attrazione nei dettagli più concreti, negli uomini che non chiedono il permesso. E che quando vogliono qualcosa — lo prendono.