Medea. Variazioni sul mito - Euripide,Lucio Anneo Seneca,Franz Grillparzer - copertina
Medea. Variazioni sul mito - Euripide,Lucio Anneo Seneca,Franz Grillparzer - copertina
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Medea. Variazioni sul mito
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Descrizione


Innamorata del greco Giasone, per lui Medea tradisce il padre, uccide il fratello, abbandona la patria. Ma l’evento che la caratterizza in modo assoluto è quello che Euripide ha scelto di portare in scena nel suo dramma: l’uccisione dei figli, l’atto estremo con cui essa si vendica dell’abbandono di Giasone. È con questo gesto che Medea si impone all’immaginario occidentale. In Euripide il personaggio conserva la sua ambiguità e rivendica, attraverso lo schermo del mito, la sua non appartenenza all’universo dei valori umani; Seneca riversa ogni colpa sul personaggio cupo e malefico della maga straniera; le rielaborazioni moderne cercano invece di ancorare a una realtà comprensibile, ed entro certi limiti anche giustificabile, un’azione che di per sé è incomprensibile e ingiustificabile. Si fa strada così la figura di Medea vittima delle circostanze avverse e del destino in Grillparzer, e poi quella di Medea straniera ed esule, esclusa e respinta dalla comunità che la ospita in Alvaro: un percorso che tende ad alleggerire il peso della colpa chiamando in causa ragioni esterne, inevitabili e determinanti. Alla fine l’infanticidio appare dettato da un’estrema necessità di proteggere e di amare, da un esasperato senso di pietà materna. E tuttavia l’atto rimane, epilogo irreversibile e nodo irrisolto nella tragica storia di Medea.

Dettagli

Tascabile
22 marzo 2024
256 p., Brossura
9788829720088

Conosci l'autore

Foto di Euripide

Euripide

(Salamina 485 ca - Pella 406 a.C.) tragediografo greco.La vita e le opere Nacque da un proprietario terriero, Mnesarco o Mnesarchide, e da Clito, rappresentata dai commediografi come un’erbivendola. Molti dati della sua vita, provenienti, appunto, dalle parodie e dalle malignità della commedia, sono inattendibili. Si sa di sicuro che da giovane fu adepto del culto d’Apollo, ebbe tre figli, vinse poche volte negli agoni teatrali, morì all’estero, alla corte di Archelao, in Macedonia, e fu commemorato da Sofocle durante la festa teatrale delle grandi dionisie nella primavera del 406. La sua opera rivela un’educazione raffinata, un vivissimo interesse per il movimento filosofico della sofistica, una posizione scettica nei confronti della religiosità tradizionale, una viva partecipazione alle...

Foto di Lucio Anneo Seneca

Lucio Anneo Seneca

(per distinguerlo dal figlio filosofo) (Córdoba 55 ca a.C. - Roma 40 ca d.C.) scrittore latino. Di famiglia equestre, soggiornò giovanissimo a Roma, ove ebbe modo di ascoltare i maggiori oratori, e vi rientrò poi in età matura con la famiglia. Scrisse un’opera di storia contemporanea, andata perduta, e una raccolta di Controversiae (ce ne sono giunti 5 libri su 10) e Suasoriae (1 libro su 2) il cui titolo d’insieme era: Oratorum sententiae, divisiones, colores. Si tratta di declamazioni tenute da illustri oratori e maestri di retorica, di genere rispettivamente giudiziario (su fatti immaginari della vita quotidiana) e deliberativo (su temi del mito e della storia), ricordate dalla prodigiosa memoria di S.

Foto di Franz Grillparzer

Franz Grillparzer

(Vienna 1791-1872) drammaturgo austriaco. Figlio di un avvocato, dovette, alla morte del padre, abbandonare gli studi di diritto. Fu precettore, e in seguito intraprese una modesta carriera statale. Brevi interruzioni alla monotonia della sua vita furono i viaggi in Italia, in Germania (a Weimar incontrò Goethe, 1826), in Francia e Inghilterra (1836), in Turchia e Grecia (1847). La prima opera di G. giunta sulle scene fu L’avola (Die Ahnfrau, 1817), un dramma fatalista che assecondava il gusto romantico dell’orrore. Seguì Saffo (Sappho, 1818), tragedia classica in giambi, che svolge con acuta penetrazione il tema della solitudine dell’artista. Nella trilogia Il vello d’oro (L’ospite, Gli argonauti, Medea; Das goldene Vliess: Der Gastfreund, Die Argonauten, Medea, 1821) G. narrò la leggenda...

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