Meno eroe che uomo. Giorgio Caproni e la guerra
Il dono che abbiamo ricevuto da Caproni, sul quale questo libro vuole offrire un semplice spunto di riflessione, è quello di poterne ascoltare la voce su un tema, quello della guerra, che è tornato prepotentemente a sedurre il mondo che sembra averne dimenticato l'orrore. Il bene perduto che possiamo tentare di recuperare grazie alla sua altissima poesia, civile ed etica, è ben rappresentato dunque dalla figura di Enea così come lo ha visto il poeta, statua monumentale ancora in piedi in una piazza bombardata di Genova alla fine della Seconda guerra mondiale: un uomo solo e senza appigli, fragile e frantumato, appesantito da un passato di distruzione e completamente incerto sul futuro. Un Enea che è Caproni e la sua storia, Caproni e la sua poesia. Un Enea che giganteggia proprio nella sua fragilità, che ci permette di rintracciare nei nostri limiti, nelle nostre paure (e non nella volontà di sopraffazione e di potenza) il valore di un'umanità che oggi deve riscoprirsi capace di ricostruire e non di distruggere. Un Enea, come scrive Caproni, «meno eroe che uomo». Prefazione di Luigi Maria Epicoco.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:30 maggio 2025
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