L’autore è un medico canadese specializzato nel campo della differenziazione sessuale, della neurogenetica e in malattie rare. Il tema centrale del libro è la dimostrazione della superiorità genetica degli individui di sesso femminile rispetto a quelli maschili. Tale superiorità è data dal fatto che le femmine presentano due cromosomi identici contrariamente ai maschi e ciò le favorisce grazie alla presenza delle doppie copie di allei. La lettura è molto scorrevole e non particolarmente complicata per chi è lontano dall’ambito genetico. Ne consiglio la lettura in quanto fornisce tante curiosità sui cromosomi e sul loro funzionamento.
La metà migliore. La scienza che spiega la superiorità genetica delle donne
Le donne combattono meglio degli uomini virus, infezioni e tumori; a parità di condizioni critiche hanno più possibilità di sopravvivere rispetto ai maschi; statisticamente sembrano superare di almeno quattro anni le aspettative di vita di un uomo e vedono persino il mondo in uno spettro di colori più ampio. Le donne sono meglio degli uomini, dunque? Non si tratta di una semplice generalizzazione ideologica. Sharon Moalem, medico genetista di fama internazionale, argomenta questa tesi attraverso l'analisi di pubblicazioni specialistiche ed esperienze personali - nei reparti di neonatologia, tra bambini sieropositivi o attraverso l'attività di ricerca neurologica sugli anziani - e ne individua il fondamento scientifico nel nostro codice genetico: più precisamente, nel doppio cromosoma x femminile. Sono alcuni dei geni presenti su questo cromosoma, infatti, ad attivare i processi di guarigione e a garantire dunque alla donna maggiore resilienza: come afferma Moalem, infatti, «quasi tutto ciò che è difficile da fare, dal punto di vista biologico, è fatto meglio dalle donne». In nome di uno stereotipo legato alla forza fisica, invece, per secoli la donna è stata confinata nell'angolo del focolare domestico, ne è stata esaltata la fragilità e la delicatezza, le è stata destinata una posizione ancillare. Un luogo comune a cui ha aderito anche la scienza medica. Tuttora le differenze genetiche sono ignorate in nome della visione maschiocentrica dominante, e le donne vengono inquadrate attraverso l'obiettivo degli uomini: per esempio, molti degli studi preliminari sulle malattie sono compiuti esclusivamente su campioni di sesso maschile, contribuendo alla costruzione di una dottrina parziale, incapace di tenere conto delle specificità del nostro patrimonio genetico.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:2 marzo 2021
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Elena01 23 novembre 2021Le femmine sono più forti: questione di cromosomi!
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