La mia ombra è tua - Edoardo Nesi - copertina
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Letteratura: Italia
La mia ombra è tua
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Descrizione

Vincitore del Premio Strega 2011

Il racconto di una passione incontenibile, e di un giorno che vale una vita intera.


È una storia, questa. Una storia d'amore. Iniziata quarant'anni fa, e mai finita. Ed è anche la storia d'un viaggio nell'Italia del 2019, epico e comico, ebbro e stupefatto, sventatissimo, intrapreso su una Jeep del 1979 senza né tetto né sportelli né parabrezza da Emiliano De Vito, un ventiduenne appena laureato summa cum laude in Lettere Antiche, e Vittorio Vezzosi, lo scrittore d'un solo libro, pubblicato nel 1995 e accolto da un successo planetario che lo convinse a rinchiudersi in una casa colonica sopra Firenze e non farsi più vedere da nessuno, e non pubblicare più neanche una parola. E mentre questi due antieroi se ne vanno litigando – troppo distanti le loro generazioni e visioni del mondo, troppo diversi i destini – verso Milano e la fiera-mercato degli anni Ottanta e Novanta, dove il Vezzosi ha incomprensibilmente accettato di tenere un discorso, infrangendo un silenzio durato un quarto di secolo, l'attenzione d'un mondo impazzito si riversa su di loro, e i social convinceranno l'Italia a fermarsi per ascoltare in diretta il Vezzosi, "l'unica risorsa e l'ultima speranza", mentre fa i conti col suo e col nostro passato, e soprattutto con l'immenso, pericoloso potere della nostalgia che attanaglia e stringe forte – troppo forte – il presente e il futuro di questo nostro paese perso nel ricordo di sé, e governato dai demagoghi peggiori.

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Dettagli

28 giugno 2022
272 p., Brossura
9788834611494

Valutazioni e recensioni

  • Giovanni Salzano
    Edoardo Nesi tra nostalgia, amore e ironia

    Un romanzo on the road che parte da un eremo sulle colline fiorentine e arriva fino al clamore di una fiera a Milano: La mia ombra è tua di Edoardo Nesi è un viaggio epico e ironico, sacro e profano, che scorre lungo i contrasti della vita. È nei paradossi, nelle psicosi e nelle debolezze degli esseri umani che prende corpo una storia capace di raccontare con maestria il nostro tempo. La voce narrante è quella di Emiliano, giovane neolaureato in Lettere Antiche, che a bordo di una jeep anni Settanta accompagna Vittorio Vezzosi, scrittore leggendario e ritiratosi dal mondo da oltre vent’anni, in un itinerario che mescola precarietà e nostalgia, speranza e disincanto. Sullo sfondo, l’Italia del 2019: l’Italia dei social, della fragilità generazionale, della memoria che rischia di diventare prigione. Il titolo del romanzo nasce da una citazione di Sotto il vulcano di Malcolm Lowry: «Io non ho una casa, solamente un’ombra, ma tutte le volte che avrai bisogno d’un’ombra, la mia ombra è tua». È un’eco che rimanda al cuore del libro: un racconto che parla di amore e riscatto, ma anche di morte, di scrittori suicidi, di quando la nostalgia diventa malinconia e di quando il passato rischia di inghiottire il futuro. Il rapporto tra Emiliano e Vezzosi è il vero motore narrativo: due figure agli antipodi, giovane e adulto, buono e cattivo, Batman e Robin che, strada facendo, finiscono per scambiarsi i ruoli, mescolarsi e trasformarsi. Il viaggio, infatti, non conduce solo a Milano, ma a una nuova identità per entrambi. La scrittura di Nesi è ritmata e leggera, ironica e profonda. Si adatta alla storia alternando momenti comici a riflessioni sul senso della vita e del tempo, sempre accompagnata da rimandi colti ai grandi della letteratura, da Tolkien a Francis Scott Fitzgerald, fino a Lowry stesso. È un romanzo intellettuale senza mai essere pesante, che invita a leggere e pensare, a ridere e riflettere.

  • Eka000
    Un libro che non vorresti mai finire ❤️

    “La prima volta che mi vide, il Vezzosi mi prese a fucilate” Inizia così la storia del Vezzosi, uno scrittore egocentrico, a volte sgarbato, insolente e spiazzante. Ha pubblicato un libro venti anni prima, “I lupi dentro”, e il successo è stato folgorante. Ora vive come un eremita in una villa isolata sulle colline attorno a Firenze, assieme ai suoi tantissimi libri impilati in modo disordinato in una grande stanza. È un accumulatore, un collezionista, un uomo dalle mille passioni. Ha una stanza della musica e una stanza del cinema. Lo accudisce Mamadou, un uomo energico e molto protettivo. Emiliano è un neolaureato in letteratura, impostato, categorico, e viene assunto come assistente, con il compito di indagare sul nuovo romanzo che il Vezzosi conferma di scrivere. La convivenza ha delle regole precise: niente internet, niente giornali, niente foto. Il maestro scrive sempre o sta pensando a cosa scrivere, quindi non va mai disturbato. I due si studiano, si confrontano e si affrontano. Sono di due generazioni totalmente diverse e il divario sembra incolmabile. Ma la condivisione di un progetto importante li avvicina. Un viaggio a Milano, con la partecipazione a un evento sugli anni Ottanta e Novanta, pubblicizzato sui social, darà l’occasione al Vezzosi di rivedere la sua Marina, amore di gioventù. I due partono a bordo di una jeep del 1979, senza tetto, sportelli e parabrezza. Ed è inevitabile conoscersi, odiarsi e poi rispettarsi, e infine affezionarsi l’uno all’altro. Il libro è una grande storia di amore e di amicizia, sulle ali della nostalgia; Emiliano (Zapata), fermo nelle sue convinzioni e il Vezzosi, ancorato al suo passato, alla fine trovano un equilibrio e imparano entrambi qualcosa, abbattendo qualche muro e appoggiandosi l’uno all’altro. Ho amato la loro storia e mi sento già orfana. È uno di quei libri che non vorresti mai finire. IG: Libri_my_love

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Foto di Edoardo Nesi

Edoardo Nesi

1964, Firenze

Sceneggiatore, regista, romanziere e traduttore, ha iniziato la sua attività traducendo racconti, saggi e romanzi di autori come Bruce Chatwin, Malcom Lowry, Stephen King e Quentin Tarantino.Ha pubblicato i romanzi Fughe da fermo, Ride con gli angeli, Rebecca e Figli delle stelle, tutti per Bompiani. Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo (Fandango, 2001), ha tradotto le 1433 pagine di Infinite Jest di David F. Wallace e ha fatto andare avanti l'azienda tessile di famiglia fino al settembre 2004, momento in cui ha deciso di venderla per dedicarsi a tempo pieno all'attività di scrittore. Sulla sua parabola di "imprenditore in Prato", sugli effetti perversi della globalizzazione e il modo in cui si sono accaniti sul tessile italiano, Nesi ha scritto e pubblicato (con Bompiani,...

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