Libro molto bello come lo sono tutti i "The passenger". Le raccolte di informazioni che contengono danno diversi spunti da approfondire e riescono a cogliere aspetti talvolta insoliti. In particolare quella su Milano mi ha fatto scoprire alcune chicche che non conoscevo.
Milano. The passenger. Per esploratori del mondo
E in questa corsa verso il futuro Milano non guarda in faccia a nessuno perché, da vera seduttrice, non giudica ma si specchia negli occhi di chi guarda: accogliente o terribile, attraente o respingente, liberatoria o fagocitante, aperta o omologata.
La più sfuggente e indefinibile tra le città italiane, Milano è quello che non è già dai suoi confini: è relativamente piccola rispetto alla sua forza di gravità, ma i suoi quartieri invadono i comuni limitrofi; come «città metropolitana» è un’astrazione senza alcun senso geografico o politico; come inurbamento è sconfinato, ma non ha una permeabilità di trasporti e collegamenti amministrativi tali da essere considerata una grande metropoli. La confusione non risparmia neanche gli autoctoni, che quando si incontrano devono sempre ripetere: di Milano Milano? In mezzo alla pianura, come sta inscritto (forse) fin nel nome – medio (p)lanum – senza una geografia imperiosa che caratterizzi il panorama o tracci i confini, i milanesi sono abituati a far da sé (ghe pensi mi) e rimodellarla ogni volta a nuove esigenze, adattandola allo spirito del tempo senza temere di stravolgerla. In mancanza di montagne hanno innalzato un «monte», senza lago se lo sono scavato, hanno deviato e tombinato fiumi, aperto e richiuso canali. Della città di un secolo fa non rimane quasi niente, e chi fosse venuto in visita venti, trent’anni fa faticherebbe a riconoscerla. Negli ultimi due decenni è stato ridisegnato lo skyline, e con lui interi quartieri. La Milano della nebbia e del panettone è sparita. È passata anche quella da bere, delle televisioni, sostituita oggi da quella della moda, del design, degli influencer e delle week. Le fabbriche sono location o coworking. In un paese spesso rivolto a un passato glorioso e a tradizioni eterne, è facile deridere una città che abbraccia il nuovo senza troppi pensieri, perché l’età dell’oro per i milanesi è sempre domani. E in questa corsa verso il futuro Milano non guarda in faccia a nessuno perché, da vera seduttrice, non giudica ma si specchia negli occhi di chi guarda: accogliente o terribile, attraente o respingente, liberatoria o fagocitante, aperta o omologata. Come la sabbia su cui è costruita, si lascia plasmare senza opporre resistenza, continuando a inventare, produrre e poi vendere desideri.
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Illustratore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Enri 04 gennaio 2025The Passenger: una sicurezza
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AriannaG 08 novembre 2024Milano, ti odio ma un po' ti amo
Libro molto bello, come d'altronde tutti i "The passenger". Grazie a questo libro, ho scoperto diverse chicche di Milano.
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Angelo 25 agosto 2023Comunque interessante
I 'The passenger' che raccontano luoghi vicini sono meno affascinanti di quelli che parlano di luoghi più remoti e meno noti. Tuttavia anche in questo libro si imparano diverse cose interessanti e soprattutto si fa la scoperta di Lucia Tozzi, una giornalista che dà un punto di vista molto interessante sui cambiamenti della città e la cui opera merita di essere approfondita.
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