Il mio nome è Victoria - Victoria Donda - copertina
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Letteratura: Argentina
Il mio nome è Victoria
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Descrizione


La dittatura militare, chiamata Processo di Riorganizzazione Nazionale, ha lasciato tracce indelebili nella vita di decine di argentini. 30.000 persone risultano desaparecidos e centinaia i bambini che furono loro sottratti e dati in adozione a famiglie di militari. Nel 1977 i genitori di Victoria furono sequestrati dai militari argentini e rinchiusi nella Scuola di Meccanica dell'esercito. Mentre il padre fu subito ucciso, si consentì alla madre, incinta di cinque mesi, di partorire prima di essere giustiziata. Secondo la testimonianza di alcuni sopravvissuti, Vittoria è nata tra agosto e ottobre del 1977. Nel tentativo disperato di imprimerle un segno di riconoscimento la madre le bucò i lobi delle orecchie facendovi passare del filo azzurro. Separata da sua madre che venne subito dopo assassinata in uno dei famigerati "voli della morte", venne data in adozione a una famiglia di militari legati al regime dove crebbe col nome di Analia, ignara della sua storia. 27 anni dopo, grazie a una testimonianza anonima, venne contattata dalle Nonne di Piazza de Mayo e scoprì di non chiamarsi Analia e di essere la "nipote numero 78". Ma soprattutto scoprì che l'inganno perpetrato dai militari durante la dittatura era sopravvissuto a più di vent' anni di democrazia. La sua identità è a pezzi e le tocca in sorte di "nascere" una seconda volta, figlia di altri genitori, orfana, consapevole del male che ha subito e che con lei migliaia di giovani della sua generazione. Ma recuperato il nome che sua madre aveva scelto per lei, Victoria, saprà anche superare la crisi e da allora combatte con tutte le sue forze per il rispetto dei diritti umani.

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Il mio nome è Victoria

Dettagli

2010
216 p., Rilegato
9788863800227

Valutazioni e recensioni

  • PAOLA BONO

    Consigliato a chi ha domenticato, non sa o finge di ignorare. Per ricordare, insomma, un dramma non solo politico, ma soprattutto umano. Un genocidio raccontato/ripercorso da una delle centinaia di migliaia di vittime, forte ed orgogliosa.Da leggere, decisamente

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Foto di Victoria Donda

Victoria Donda

1977, Buenos Aires

Victoria Donda è nata all'ESMA (Escuela Superior de Mecánica de la Armada) di Buenos Aires, luogo in cui i prigionieri politici erano rinchiusi e torturati durante la dittatura. Il padre e la madre erano stati arrestati e sono due dei tanti desaparecidos di cui non si è saputo più nulla. La nonna materna è Leontina Puebla de Pérez, una delle fondatrici delle Abuelas de Plaza de Mayo. Pochi giorni dopo la nascita, fatta "sparire" la madre che l'aveva chiamata Victoria, la bambina venne data a uno dei militari in servizio all'ESMA e venne registrata come figlia sua e di sua moglie, con il nome di Analía. Solo dopo quasi 27 anni, attraverso le ricerche compiute dall'Associazione "Hijos" e dalle Madre de Plaza...

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