Il mio primo Sony

Il racconto è abbastanza complesso con tanti personaggi eterogenei, ognuno con una storia diversa e spesso complicata e conflittuale. Il giovane protagonista, Yotam, riesce ad immortalare con il suo registratore Sony pezzi di vita, di esperienze, di dolori, di gioie, di umiliazioni. I giovani sono ormai lontani dalle esperienze degli anziani che avevano dovuto lottare in un mondo più drammatico e questo li ha temprati e dato loro una ragione di vita. I giovani invece sono più disincantati, più deboli, contraddittori. Certo li accomuna ancora tutti lo stesso desiderio di famiglia, almeno fino a quando rimangono in vita i nonni, nonostante le diverse idee religiose, politiche e nonostante anche i diversi comportamenti. Ma l’impressione finale che ho avuto è che alla fine, quando manca un comune denominatore che ci lega tutti insieme, ognuno vive come una monade e la ricerca delle radici si ferma. Questa è forse la fotografia che in un certo senso evidenzia le contraddizioni e la complessità della società israeliana moderna.