Morire lontano da casa. L'esperienza dei combattenti fascisti nella guerra di Spagna
Questo libro si sarebbe potuto intitolare Uccidere lontano da casa, perché l'atto caratteristico degli uomini in guerra non è morire, ma uccidere, ed è per questo che quelle migliaia di soldati italiani, più o meno costretti ad una guerra di aggressione, andarono nella Spagna Fascista. S'intitola invece morire lontano da casa perché l'analisi si concentra su una soggettività culturalmente e storicamente mediata, una rete di sentimenti, emozioni, motivazioni e aspettative spesso frustrate. Nell'esperienza intensamente spersonalizzante della guerra, l'identità del singolo resiste grazie alla scrittura, unico ponte diretto tra il fronte e gli affetti delle retrovie, ultimo rifugio in una situazione ostile e precaria, valvola di sfogo al dolore e alla paura, perché solo l'atto di scrivere libera gli individui dalla tirannia del presente.
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Anno edizione:2025
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