Storia inquietante ma mi sarei aspettata un po’ di più
Morsi
Un romanzo lucido e terribile, divertito e tagliente, che si misura con i grandi temi – la paura, la crescita – e reinventa le regole del gioco. Una storia sulla fatica di cavarsela in un mondo a misura di adulti, quando gli adulti escono di scena e ti lasciano solo.
Così, alle nove e mezza di mattina del primo gennaio 1997, s'incamminarono verso il paese. Chi li avesse visti insieme, zaino in spalla, avrebbe pensato a due ragazzini che stanno andando a scuola. Proprio lì erano diretti: nel centro esatto del caos.
Tutto ha inizio con una ragazzina che gioca nella neve. Si chiama Sonia, sono le vacanze di Natale del 1996 – quelle della grande nevicata – e lei deve passarle suo malgrado a casa della nonna. Siamo a Lanzo Torinese, un paesino di mezza montagna dove ogni cosa sembra rimasta ferma a cinquant'anni prima. Compresa la casa cigolante e ingombra di mobili in cui vive nonna Ada, schiva, severa vecchia che nella zona ha fama di guaritrice (ma chissà, forse è altro), per la quale Sonia prova un affetto distante. La scuola ha chiuso prima del previsto a causa di quello che tutti chiamano "l'incidente": la professoressa Cardone, acida insegnante di italiano, si è trincerata nella sua aula e durante una lezione – di fronte a una classe segregata e terrorizzata – ha fatto qualcosa di indicibile. Qualcosa che adesso, mentre Lanzo un po' alla volta si svuota per via delle feste e dell'incessante vento ghiacciato, sembra riguardare tutti gli abitanti. Toccherà a Sonia, insieme al suo amico Teo, ragazzino di famiglia contadina educato alla voracità, affrontare l'incubo in cui sono precipitati. Complici per forza, Sonia e Teo si avventurano nel biancore accecante della neve col distacco curioso di chi non ha pregiudizi e forse proprio per questo può sperare nella salvezza. Ma che cos'è la salvezza? Andar via, cambiare vita? O restare e tentare di resistere?
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Autore:
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giusy 12 novembre 2023bello
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Aleloo 13 maggio 2023Horror all'italiana
Una trama inaspettata, due giovani goffi protagonisti, i paesini Piemontesi a fare da sfondo. Una sorta di horror contaminato delle credenze popolari, dalla saggezza di antiche tradizioni di cui solo alcune donne sono depositarie. Sono rimasta piacevolmente colpita.
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Ilaria 12 febbraio 2023
Ho iniziato questo libro attirata dal titolo, emblematico e diretto che mi ha subito trasmesso un senso di inquietudine misto a curiosità. La neve bianca isola, cristallizza e amplifica il silenzio spaventoso di Lanzo Torinese, immersa nel folklore piemontese e nel terrore che diviene disturbante. L’elemento sovrannaturale e magico di tutta la storia, ma anche la presenza delle ‘mosche’ piemontesi mi hanno totalmente conquistata e stregata. Marco Peano ci regala una storia di crescita e cambiamenti da leggere tutta d’un fiato, che rapisce e serra lo stomaco del lettore in una morsa.
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