La mort du sens
I britannici Gnod ritornano più feroci che mai con questo “La morte del senso”, e non a caso. Il disco infatti è la diretta reazione ai tumultuosi ultimi due anni, come bene ha sintetizzato il membro della band Paddy Shine: «Penso che il titolo riassuma bene la natura del disco, nato tra la confusione imperante, la stessa che ancora governa le nostre vite. Ognuno di noi ci si può riconoscere. Il disco in sè è una bestia strana (…) Il titolo rispecchia quel senso di incredulità, quello che ci ha fatto chiedere “Ma che cazzo sta succedendo?”. Ecco forse l’avremmo proprio dovuto intitolare così». Musicalmente i cinque brani contenuti nel disco segnano un parziale ritorno alle atmosfere più crude e claustrofobiche del classico Just Say No To The Psycho Right-Wing Capitalist Fascist Industrial Death Machine e catturano bene l’energia che la band riesce a produrre nella dimensione più congeniale, quella delle esibizioni dal vivo. Dai riff angolari e caustici di Regimental all’incessante e brutale attacco sensoriale di Pink Champagne Blues, fino ai magmatici, stordenti dodici minuti del conclusivo knock-out Giro Day.
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Artisti:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
Disco 1
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