Sigiswald Kuijken dirige Schneider e Mendelssohn.
Mettere a confronto le opere scritte da due compositori molto diversi tra loro in un lasso di tempo molto limitato - che nel nostro caso si riduce ad appena due o tre anni - può dare spesso risultati molto interessanti sotto l’aspetto stilistico. Questo tipo di contrapposizione diventa ancora più valido quando uno dei due autori è unanimemente riconosciuto come un genio, mentre le opere dell’altro continuano a languire in archivi polverosi. Con questo disco la CPO mette a confronto Felix Mendelssohn e Friedrich Schneider (1786-1853), un compositore oggi quasi totalmente dimenticato, ma che in vita era riconosciuto come il "capofila riconosciuto della scuola della Germania settentrionale", nonché una vera e propria istituzione musicale della Germania centrale. Schneider ricoprì l’incarico di direttore musicale della corte di Dessau dal 1821 fino alla sua morte, avvenuta nel 1853, raggiungendo nel corso di questo lungo periodo una fama considerevole soprattutto per due ragioni, in primo luogo per il sostegno incondizionato che diede alla diffusione delle opere di Beethoven e poi per la bellezza di molte sue opere, in particolare gli oratori. Ancora oggi, il suo Weltgericht (Giudizio Universale) - pubblicato di recente dalla CPO in prima registrazione mondiale - continua a essere considerato l’anello di congiunzione ideale tra i grandi oratori della piena maturità di Haydn e l’Elijah e il Paulus di Mendelssohn. Questo disco consente di tracciare uno stimolante confronto tra la Sinfonia n. 17 composta da Schneider nel 1822 e il Concerto in re minore per violino e orchestra di Mendelssohn scritto nello stesso anno e la Sinfonia n. 1 composta due anni più tardi. Sigiswald Kuijken dirige magistralmente la Cappella Coloniensis e il solista Hiro Kurosaki.
Leggi di più
Leggi di meno