Nicola Sergio -pianista/compositore/arrangiatore - è laureato in Economia e Diplomato in Piano Classico, Jazz e Pedagogia al conservatorio di Perugia; ha conseguito inoltre il Prix jazz al CNR di Parigi, città in cui risiede dal 2008. Il musicista italiano dimostra sin dai “primi passi” le sue doti musicali, ottenendo vari attestati di merito in numerosi concorsi e rassegne di musica classica per giovani interpreti. Dal 2004 al 2007 suona in varie formazioni in ambito jazzistico: dal trio (passando dagli standars ad un interesse sempre maggiore verso la composizione, fino alla realizzazione di un repertorio costituito totalmente da composizioni proprie) al quartetto, al quintetto, al settetto, all’ensemble di musica cubana, esibendosi in vari palcoscenici e manifestazioni internazionali in Italia, Francia e Svezia. A fianco all’attività principale di carattere jazzistico si annoverano, poi, esperienze in progetti al confine tra jazz, musica da camera, musica per film/teatro, direzione di Big Band. Attualmente è leader di un trio a proprio nome con Matteo Bortone al contrabbasso e Guilhem Flouzat alla batteria, che vede come special guests il sassofonista newyorkese Michael Rosen e il sassofonista argentino Javier Girotto. Con questo progetto ha registrato il CD “SYMBOLS” per l’etichetta Challenge Records International. La caratteristica peculiare del Nicola Sergio Trio va senz'altro ricercata nel suo impianto concettuale: l'idea di base è quella di sviluppare un modo di intendere il jazz che non consista nell'accettazione passiva di un modello di riferimento, quanto piuttosto in un progetto di ricerca centrato sulla modernità e sulla multiculturalità. Il primo ambito di ricerca viene sviluppato attraverso l'utilizzo di progressioni armoniche e di strutture non tradizionali. L'aspetto multiculturale, invece, è riferito al fatto che gli spunti creativi da cui sono nati i temi possono essere rintracciati non solo in musiche di regioni e popoli diversi, senza preclusioni di generi,di stili o di epoche (è il caso di "Children's Circle" dedicata a Debussy e di "Violino gitano", di influenza balcanica) ma possono anche intrecciarsi con le vicende della storia( "Edessa", ispirata all'epico scontro fra i crociati e i turchi) o con i personaggi della letteratura ("Mr. Hyde"), così come dalla visione di un quadro o di un paesaggio ("Un quadro" e "Scilla") o, ancora, da un'immagine umoristica ("Il pugile Frank Zopp", storia di un pugile zoppo che vuole sfidare i campioni della boxe) o fantastica/fiabesca (“Il labirinto delle fate”).
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