Nautilus-Rue du poisson noir

Il turbolento futurismo di Allen Ravenstine dietro il sintetizzatore era un ingrediente chiave nel suono distintivo degli innovatori post-punk americani Pere Ubu. Proprio come le modulazioni malevole di Brian Eno avevano adulterato la spavalderia glam-rock dei Roxy Music prima di lui, i toni corrosivi di Ravenstine trasudavano attraverso le canzoni della sua band come infiltrazioni radioattive, illuminando i loro paesaggi altrimenti guidati dalla chitarra con uno strano bagliore chimico. L'astrazione analogica per la quale è diventato famoso rimane una parte significativa dell'attuale tavolozza sonora di Ravenstine, ma gli ultimi anni lo hanno visto orientarsi sempre più verso l'eclettismo stravagante come fondamento. Il celebre Waiting for the Bomb (RER Megacorp) del 2018 ha oscillato liberamente tra stili e strumentazione disparati, riuscendo nel contempo a trasmettere un'identità coesa (sebbene instabile). Ravenstine sta ora lanciando il suo tanto atteso seguito Waveshaper, una serie di quattro EP intitolati collettivamente The Tyranny of Fiction. Materializzandosi come una coppia di LP con un EP per lato, o come due set di CD doppi, questi lavori continuano a raccontare l'approccio svelato sul loro predecessore.