L'ultima fuggitiva

Un ottimo romanzo storico ambientato durante il periodo dello schiavismo. La lettura risulta scorrevole ed é molto realistico, cosa che ho molto apprezzato davvero tanto perché solitamente alcuni romanzi storici non rispecchiano appieno i costumi e le usanze tipiche del periodo storico in cui tale romanzo é ambientato.

Tracy Chevalier non si smentisce, mai ripetitiva nella scelta delle ambientazioni dei sui libri ed anzi, preparatissima nell'accompagnare i lettori in contesti nuovi. La ricostruzione storica è davvero buona come per tutti i suoi precedenti romanzi, leggendolo ci si rende conto che prima della stesura c’è stato un profondo studio dei luoghi e del tempo storico, dove nulla è lasciato al caso. Romanzo appassionante e commovente allo stesso tempo. Un libro fluido, ben scritto e appassionante che riporta agli anni bui americani, alla violenza e al razzismo che ci possono far riflettere anche sui nostri comportamenti attuali.

Mi è piaciuto molto questo romanzo di Tracy Chevalier! Come già negli altri suoi romanzi, primo tra tutti “La ragazza con l'orecchino di perla”, la scrittrice dona vita a un altro personaggio femminile, calato perfettamente in un contesto storico ben delineato. La bella prosa della Chevalier, semplice ma mai superficiale ci regala il ritratto di una giovane donna che si trova per necessità a ricostruirsi un'intera esistenza in un nuovo continente. Crescerà, evolverà, maturerà, si scontrerà con la dura realtà dello schiavismo, nell'America del 1850: si potrebbe definire perciò un romanzo di formazione, ma sarebbe riduttivo, perché col tocco leggero che la caratterizza, la Chevalier riesce ad andare oltre al personaggio e, attraverso i suoi occhi, restituirci il sapore di un'epoca e di un territorio. Ci sono i quaccheri, le trapunte Patchwork persone disperate in fuga, persone crudeli, un mondo da scoprire leggendo!