Nessun luogo è più casa

Boyne costruisce un romanzo sul peso dei sensi di colpa, sui segreti che bruciano sotto la pelle e sulla ricerca di un posto a cui affidare il proprio passato. Perché non è mai troppo tardi per un atto di coraggio e per la redenzione.

Gretel Fernsby ha novantun anni, una lingua ancora vispa e tagliente e un passato difficile da dimenticare, avendo visto con i suoi occhi da bambina l’orrore della Germania nazista. Infatti non parla mai della fuga insieme alla madre da una Berlino rasa al suolo o del padre, ufficiale in un campo di concentramento, e soprattutto del fratellino Bruno. Ma Gretel è costretta a ricordare quando nell’appartamento che si affaccia su Hyde Park sotto al suo si trasferisce una giovane coppia con un figlio taciturno e appassionato di romanzi d’avventura, il piccolo Henry, anch’egli custode di un terribile segreto. Trovandosi per la seconda volta nella sua vita davanti alla violenza e al silenzio, Gretel avrà finalmente una possibilità di espiazione, una nuova occasione per aiutare un ragazzino in difficoltà – un innocente che si fida di lei, come di lei si fidava suo fratello.