Nevicava sangue - Eraldo Baldini - copertina
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Letteratura: Italia
Nevicava sangue
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Descrizione

In Nevicava sangue la scrittura gotica di Baldini si fonde con il romanzo storico per raccontare la tenacia disperata di un uomo che non accetta di essere schiavo di nessuno, sullo sfondo di una delle pagine meno note della storia italiana. Un’epopea personale e insieme universale di guerra e tenebre, oggi quanto mai attuale, che ci parla di oppressione e di riscatto.

«Una piccola storia contadina che incrocia la grande Storia, che comincia nel ravennate e arriva a Mosca. Un orrore che riecheggia storie come quelle di Rigoni Stern e Primo Levi, accomunate dallo strenuo attaccamento alla vita.» - la Repubblica


1811. Francesco Mambelli è un giovane vedovo che vive in un casolare vicino a Ravenna con la figlia Lucia e la madre Anna, prendendosi cura dei cavalli del ricco possidente Morri. Per non perdere il lavoro e la casa, e con in tasca una promessa che ha il sapore amaro di un ricatto, accetta di sostituire il figlio del suo padrone, reclutato dall’esercito di Napoleone per la campagna di Russia. Così lascia la famiglia, e come artigliere partecipa all’offensiva napoleonica, in una vera e propria discesa agli inferi da cui lo salveranno solo il ricordo dei suoi cari e l’affetto per Berto, il cavallo che tornerà a casa con lui. Nel freddo di quella terra desolata, combattendo ogni giorno per sopravvivere a ogni costo, Francesco maturerà un nuovo senso di rivalsa contro le ingiustizie che ha dovuto subire.

Dettagli

4 luglio 2023
240 p., Brossura
9788817182744

Valutazioni e recensioni

  • dolores mambelli
    Per non dimenticare

    Eraldo Baldini , se mai fosse necessario ribadirlo , si conferma un narratore sensibile ed incisivo nel raccontare la vita di uomini e donne qualunque e come tali , veramente artefici della Storia .

  • Renzo
    All’inferno e ritorno

    Occorre andare all’inferno e poi ritornare per poter reclamare la propria dignità di essere umano, per poter rialzare la testa e non essere più un servo della gleba. Francesco Mambelli, un mandriano di ventisei anni, che vive miseramente con la madre e con la figlioletta in una fattoria romagnola, è un uomo umile e tranquillo che si accontenta della sua condizione quasi che fosse naturale essere sottomessi a un padrone che tutto vuole e nulla dà. Il Morri, così si chiama il proprietario di quell’azienda, gli propone di sostituire il figlio nella chiamata alle armi, una proposta che è accompagnata dalla promessa di mantenere durante la sua assenza i familiari e da un congruo premio al ritorno. Se non dovesse accettare, però, ci sarebbe l’immediato licenziamento e così, con dolore, Francesco accetta, si arruola ed entra a far parte della napoleonica grande armata che si appresta a invadere la Russia. Se la marcia di avvicinamento a quel grande paese e poi la sua invasione fino ad arrivare a Mosca è già una tragedia, con le truppe in preda ai morsi della fame e a epidemie varie che le decimano, il ritorno, o meglio la ritirata, in un inferno di neve, di freddo e di fuoco, è un incubo. E’ vero, però, che certe prove fortificano gli uomini e infatti Francesco, che riesce a tornare a casa fra mille peripezie, si ritrova con l’animo indurito, ma soprattutto consapevole delle sue possibilità, e lo dimostra chiaramente nel verificare quanto accaduto in sua assenza. Eraldo Baldini si dimostra un narratore di razza, capace di attrarre il lettore non solo con le sue trame, ma anche con lo stile conciso, con descrizioni di paesaggi di grande respiro, senza dimenticare la perfetta caratterizzazione dei personaggi. L’ho scoperto da poco, quasi per caso, ma è proprio il caso di dire meglio tardi che mai, perché certi autori che inspiegabilmente non hanno ampia risonanza dimostrano spesso qualità letterarie rare a trovarsi ed Eraldo Baldini è senz’altro uno di questi.

Conosci l'autore

Foto di Eraldo Baldini

Eraldo Baldini

1952, Russi, Ravenna

Scrittore noir, si specializza in Antropologia culturale ed Etnografia, nei suoi romanzi ha saputo coniugare “gotico rurale”, noir e horror in una vena originale. Inizia a scrivere saggi in questo settore e approda alla narrativa negli anni '90. Nel 1991 vince il Myfest di Cattolica con il racconto Re carnevale. Scrive una lunga serie di romanzi, tra cui due per ragazzi: L'estate strana (edizioni EL, 1997) e Le porte del tempo (Disney Avventura, 2001). La notorietà arriva con il romanzo Mal'aria (Frassinelli 1998, 2003), pubblicato anche in Francia, con cui vince il prestigioso premio "Fregene". Tra i suoi libri ricordiamo Come il lupo (Einaudi, 2006) con cui ha vinto il premio "Predazzo" 2006; Melma (Edizioni Ambiente, 2007), Quell'estate di sangue e di luna...

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