Niente è impossibile. Berrettini e Sinner: la nuova Età dell'Oro del tennis italiano - Adriano Panatta,Daniele Azzolini - copertina
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Letteratura: Italia
Niente è impossibile. Berrettini e Sinner: la nuova Età dell'Oro del tennis italiano
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Descrizione

Adriano Panatta racconta Matteo Berrettini e Jannik Sinner, i due giovani talenti del tennis italiano.


Cinquant’anni dopo la prima Età dell’Oro del tennis italiano, quella dei «ragazzi di Formia» vincitori della Coppa Davis, se ne è ufficialmente aperta una seconda, quella di Berrettini e Sinner, che sta prendendo forma sotto i nostri occhi. Oggi come allora, si va ai tornei convinti che un italiano possa vincere. Adriano Panatta «scannerizza», racconta, confronta i due giovani talenti – con tanto di pagelle – e si chiede: «Chi ha mai giocato in Italia un tennis alla Berrettini? Nessuno, che io ricordi. E lo stesso vale per Sinner. Sono figli di un altro tennis. Berrettini mette in campo il glamour di un tennis che levita fra le più seducenti contraddizioni. C’è il brivido di velocità ipersoniche, che riduco - no tutto all’essenziale, e colpi che somigliano a fuochi d’artificio. Game che durano meno di quanto occorra a pronunciare il nome di chi sia alla battuta. E palline che viaggiano come in un toboga. Impazzite. Letali. Sinner è prensile, trasformista, agile nei pensieri e pronto a cambiare direzione quand’è il caso. Uno che sul campo non smette mai di stupire. Ha un rovescio che ammalia per le direzioni che prende, un dritto pesante quando riesce a salirci sopra con tutto il peso, e un ritmo negli scambi che fa venire il mal di testa agli avversari. Matteo e Jannik con i colpi a loro disposizione fanno male a chiunque… Dite che è cambiato il nostro tennis? Eccome se è cambiato.»

Dettagli

18 ottobre 2022
233 p., Rilegato
9788820073763

Conosci l'autore

Foto di Adriano Panatta

Adriano Panatta

1950, Roma

Famoso tennista protagonista del jet-set italiano fino agli anni’ 80, si ritira dal gioco nel 1983. Da ricordare la finale di Coppa Davis del 1976 quando, giocando con Paolo Bertolucci, entrambi indossarono una maglia rossa come segno di forte protesta verso la dittatura di Pinochet, in Cile. Restando colpito da questo gesto simbolico e dal “personaggio Panatta”, il regista Mimmo Calopresti ha realizzato nel 2009 il documentario La maglietta rossa. Anche i Modena City Ramblers hanno dedicato a questa impresa la canzone "Due magliette rosse", all’interno dell'album Niente di nuovo sul fronte occidentale.Dopo la carriera tennistica, si dedica per alcuni anni alla motonautica, alla politica (è stato consigliere comunale a Roma e poi assessore provinciale allo sport)...

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