All'inizio sembra "solo"una storia di ragazzi,per ragazzi,per raccontare l'adolescenza,i problemi a scuola, l'età dello sviluppo,in una Catania difficile.Poi va in un crescendo di emozioni, perché vorresti essere lì a proteggerli dai primi grandi dolori della vita e tifare per un'amicizia che va oltre il pregiudizio.
Niente posto per le fiabe
«Zucca era come il quartiere, la malattia e la cura tutto insieme. Da lui proveniva il mio malessere, da lui si generavano i miei guai e solo lui aveva l'antidoto per curare il veleno che mi circolava nelle vene.» Catania è molte cose, «c'è una Catania di lustri e tacchi» e «un'altra Catania di calcinacci e saliva sputata a terra.» Cinzia, la protagonista, proviene dalla Catania di mezzo, quella Catania in equilibrio «fra gli eccessi di lusso e fango» e quando è costretta, dopo la morte del padre, a dover cambiare quartiere, si ritrova in un mondo nuovo che fatica a decifrare. È grazie all'incontro con un compagno di classe, Zucca, che riuscirà a superare quella parentesi dolorosa della sua adolescenza. Un'amicizia complicata, che aiuta a crescere perché i protagonisti sono come «due cocci spezzati», complementari: insieme riescono a risanare le loro ferite, ma anche a ferirsi a vicenda. Così, insieme, imparano che le fiabe non sono come le raccontavano da bambini, sono più crudeli, «più simili alla realtà», come la vita.
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Silvia28 29 gennaio 2023
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lefusatrailibri93 16 febbraio 2022UNO DEI LIBRI PIU' BELLI CHE ABBIA MAI LETTO
"Niente posto per le fiabe" è un romanzo di formazione che fa parte della collana "𝔻𝕒𝕥𝕥𝕚𝕝𝕠𝕤𝕔𝕣𝕚𝕥𝕥𝕚". È una storia reale che riesce ad annidarsi dentro di te senza più uscirne, ma è anche un racconto pieno di sentimenti vorticosi che girano intorno ai due protagonisti immersi nella fase più delicata e inesorabile della vita: l'adolescenza. Quando leggo storie simili, sono sempre più convinta che il destino esiste veramente e ogni persona che incrociamo nel nostro cammino non è per puro caso. Ci sono incontri che segnano in qualche modo la nostra vita e in fondo riescono anche a cambiarla, soprattutto di persone che si trasformano in amici, nonostante le diversità di ognuno. L'adolescenza è un momento fragile come un ramoscello acerbo, ma inevitabilmente prima o poi si spezza se piegato con forza e così insieme adesso tutta la linfa vitale fatta di emozioni. Un'amicizia complicata di due persone che si completano come dei cocci rotti. Ho apprezzato moltissimo questo libro, poiché l'autrice è riuscita a farmi emozionare e percorrere un viaggio all'interno dei miei ricordi adolescenziali. È un racconto che porta alla luce tematiche importanti come il bullismo, il lutto, la povertà, l'omofobia, l'abbandono, lo smarrimento e la violenza psicologica: tutto ciò che gli adolescenti sono sempre più costretti a vivere nei quartieri dimenticati da tutti. È la strada che porta a crescere gli adolescenti e perlopiù in modo doloroso, sopprimendo le loro emozioni. Pagine che mi sono entrate nel cuore e scritte in modo impeccabile dal punto di vista narrativo. Leggere un libro poi "battuto a macchina", con errori voluti come se fosse una bozza, ha reso questa storia più intima e imperfetta proprio come lo è la vita vera. Mi ha dato la sensazione di aver trovato un fascicolo segreto destinato solo a me.
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