Devo ammettere che l'ho trovato piuttosto coinvolgente, certo in alcuni punti era un pò angosciante, ma la Dellaira ha dimostrato una discreta bravura nell'appassionare i suoi lettori a questo romanzo. La storia è abbastanza semplice: la nostra protagonista, una ragazza al primo anno di superiori, deve riuscire a superare il lutto della sorella ed ha trovare la propria strada nonostante i vari disagi familiari, nati soprattutto dopo la sua perdita. Ma nonostante la sua trama appunto "semplice" (scusatemi l'espressione ma al momento sono un po a corto di parole), al romanzo è veramente difficile attribuirne un genere. E' una sorta di mix tra le solite storie adolescenziali e un romanzo di formazione con un pizzico di problemi familiari. Ho adorato la forma, sia perchè amo i romanzi scritti in forma epistolare sia perchè ha permesso di mostrarci le doti della nostra scrittrice nel riuscire a creare un romanzo che coinvolga costantemente il pubblico nonostante alcune "scene" nella storia non si sposavano con la forma. Al di là della protagonista, alcuni personaggi, come la sorella, erano caratterizzati veramente bene, ma, a mio parere, altri, come Sky (sono l'unica che quando leggeva pensava al ragazzo delle Winx) o la zia, mi hanno lasciato un pò perplessa. Il romanzo è molto dolce, appassionante e scorrevole da leggere, ma anche io come [tag:Lakkiduda], l'ho trovato per certi versi molto simile a Ragazzo Da Parete, quasi come se voglia "vivere ad imitazione di un grande maestro".
Tutto inizia con un compito assegnato nei primi giorni di scuola: "Scrivi una lettera a una persona che non c'è più". E così Laurel scrive a Kurt Cobain, che May, la sua sorella maggiore, amava tantissimo. E che se n'è andato troppo presto, proprio come May. Per Laurel, la sorella era un mito: bella, perfetta, inarrivabile. Era il sole intorno a cui ruotava tutto, specie da quando i genitori si erano separati. Perderla è stato indescrivibile, qualcosa di cui Laurel non vuole parlare. Sulla carta, invece, Laurel si lascia finalmente andare. E dopo quella prima lettera, che non consegnerà all'insegnante, continua a scriverne altre, indirizzandole a Amy Winehouse, Heath Ledger, Janis Joplin e altri idoli della sorella scomparsa. Soltanto a loro riesce a confidare cosa vuol dire avere quindici anni e sentire di avere perso una parte di sé, senza nemmeno potersi aggrappare alla famiglia perché è andata in mille pezzi. Soltanto a loro può confessare la paura e la voglia di avventurarsi in quel mondo nuovo che è la scuola, la magia di incontrare amiche che ti fanno sentire normale e speciale al tempo stesso. Finché, come un viaggio dentro di sé, quelle lettere porteranno Laurel al cuore di una verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Qualcosa che riguarda lei e May. Qualcosa che va detto a voce alta: solo così Laurel potrà superare quello che è stato, imparare ad amarsi e trovare il coraggio di andare avanti.
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NOI SIAMO GRANDI COME LA VITA di DELLAIRA AVA
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Anno edizione:2014
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Daniela Maria POMO 01 marzo 2017
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La protagonista di questo splendido libro è Laurel, una ragazzina che nello scrivere lettere a personaggi famosi ormai morti, racconta il proprio dolore. May, la sorella più grande di Laurel che se n’è andata silenziosamente durante l’estate, ha lasciato un dolore immenso e incredulo. Laurel scrive a Kurt Cobain, perché era il cantante preferito di May. Ma continua a scrivere lettere, ad altri personaggi, cercando interconnessione con la propria vita e quella delle celebri star. La storia di questa ragazzina che cerca la normalità dopo un evento che segnerà per sempre la sua vita, è una di quelle poche storie che riescono a toccarti profondamente. Consiglio a tutti di acquistare questo libro, e a viverlo fino in fondo: non c’è nulla di meglio di una buona lettura che sappia toccarti l’anima.
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SARA SIGNORIELLO 17 maggio 2016
Romanzo scritto interamente in forma epistolare. Laurel scrive lettere a personaggi famosi che non ci sono più, si confida e si apre con loro, confida loro i suoi sentimenti e i suoi pensieri dopo la morte della sorella cosa che con gli altri non fa. Devo ammettere che questo libro mi ha messo un po' di angoscia e molta tristezza cioè tutti i sentimenti che la protagonista prova quindi non potevo non dare altro titolo oltre a " Trasmette". Ava Dellaria non annoia anzi incuriosisce, il lettore si trova a domandarsi più volte cosa sia successo alla sorella di Laurel. Il rapporto tra questo libro e la musica è enorme. La protagonista si trova più volte a scrivere ai grandi della musica come Kurt Cobain e Amy Winehouse. Un po' si rifà al libro "noi siamo infinito" ma senza esserne la brutta copia. Insomma lo consiglio a chi cerca una storia diversa dal solito e coinvolgente .
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