Mi ha comportato un grande sforzo leggerlo, la scrittura è sicuramente sia il punto di forza che il punto debole di questo libro. Capisco che molti non lo apprezzino per le descrizioni troppo lunghe che fa ( a volte ripetitive), per non parlare del fatto che la punteggiatura praticamente non esiste se non nei dialoghi, è come se fosse un enorme matassa di pensieri che viene fuori all'improvviso e che devi scoprire piano piano, filo dopo filo. E sicuramente uno dei libri più originali che io abbia mai letto.
Non si fruga nella polvere
La scrittura di un maestro del romanzo americano si tinge delle tinte fosche di un omicidio pieno di zone d’ombra, in un sud statunitense razzista e contradditorio.
«Sono qualcosa di peggio» disse lo zio. «Sono solo un uomo.» Poi lo zio gli lesse di nuovo nel pensiero: «Va bene. Proverò a parlare anche con Paralee. Qui il presupposto è uno; la maternità non sembra tenere conto del pigmento della pelle.»
«Ogni volta che si legge Faulkner c’è un momento, proprio quando si comincia, che è una sorta di iniziazione. Senti, dentro di te, che stai entrando in un mondo altro e, a tutta prima, incomprensibile. E le vie sono due: o abbandoni, perché non si capisce un’acca, oppure tenti e ritenti. Poi, all’improvviso, se ti lasci andare a quest’iniziazione, come una delle luci di cui sopra, la scrittura di Faulkner diventa chiara: sei dentro la storia, dentro il flusso.» - Alessandro Tacchino
Una volta, alla domanda se leggesse romanzi gialli, Faulkner replicò sornione: «Quando sono buoni come I fratelli Karamazov». Al pari di Dostoevskij, amava infatti trasfigurare e usare ai suoi fini la struttura del poliziesco - quasi che la letteratura non fosse altro che un polveroso tribunale, nascosto tra le quinte del profondo Sud americano. Questo romanzo del 1948 ne è l'ennesima riprova. Nella mitica contea di Yoknapatawpha - dove Faulkner ambientò molti dei suoi romanzi e racconti più celebri -, il vecchio nero Lucas Beauchamp è accusato di aver ucciso un bianco, e rischia il linciaggio. Il solo disposto ad aiutarlo è un ragazzo bianco, Chick, che non esita - accompagnato dall'amico nero Aleck Sander e da una vecchia zitella forse leggermente tocca - a riesumare il corpo della vittima come Lucas gli ha chiesto. Li attende una scoperta sconvolgente, che cela una torbida realtà. Ma a catturare e trascinare il lettore, assai più del ricorso al murder mystery, sarà il mirabolante «flusso di coscienza» di Chick, intramezzato da descrizioni di una natura bella e crudele, da brani risentiti sulla Guerra Civile, da brevi, convulse scene d'azione: una «rappresentazione a massimo potenziale», per usare le parole di Emilio Cecchi, che sigilla sulla pagina lo stile folgorante, unico di Faulkner.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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vincent87 31 gennaio 2023lettura impegnativa, ma interessante
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PAKO61 02 dicembre 2022ILLEGIBILE
LIBRO, PER ME, ILLEGIBILE. I PERIODO RISULTANO ECCESSIVAMENTE LUNGHI E INCOMPRENSIBILI. ANCHE LEGGENDOLI PIU' VOLTE NON SI RIESCONO A DECIFRARE. SCRITTURA POCO SCORREVOLE E FARRAGINOSA. DOPO TRENTA PAGINE HO ABBANDONATO LA LETTURA. PESSIMO ACQUISTO.
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