Dopo il successo de "I codici del labirinto" e del successivo romanzo "L'ottavo arcano", Kate Mosse torna sulla scena letteraria, con un altro appassionante thriller: "La notte degli innoceni" , contrassegnato dal vivido ricordo della storia e dal suo potere di segnare ed influenzare le vite di chi le ha vissute. Una storia in cui tutti e tre i tempi dell'essere umano, passato, presente e futuro, si confondono e si intersecano intensamente, creando una perfetta cornice di pathos ed emozioni. Freddie e Fabrissa, co-protagonisti della storia, assieme al trascorrere del tempo che li divide, sono legati da sentimenti di perdita, ma al tempo stesso di speranza. Reduci da addii incolmabili, i due si ritrovano nel momento di maggiore vulnerabilità per essere unica forza trainante, per (ri)tornare a vivere ognuno nel posto a lui destinato. Libro capace di catturare il lettore e di trasportarlo tra i meandri del tempo e della Francia, facendo intraprendere un viaggio fra le tranquille stradine di Tarascon ed i silenti e misteriosi borghi di Nulle, tra boschi in cui trovare ristoro e caverne in cui cercare rifugio. "La notte degli innocenti" è un libro che aiuta a riflettere sul senso e le brutture delle guerre; sul potere salvifico dell'Amore e sul potere rassicurante del ricordo.
Tolosa, 1933. Sembra appena tornato alla vita il giovane che varca la soglia del negozio di libri antichi in rue des Pénitents Gris. Occhi sgranati e attenti, come a voler registrare ogni minimo dettaglio intorno a sé; andatura lenta e cauta, come a gustarsi ogni singolo passo, quasi non desse per scontata nemmeno la terra sotto i suoi piedi. Ha con sé una lettera preziosa, segnata dal tempo e dalla polvere: il motivo per cui è tornato in quei luoghi, nel sud della Francia, dopo cinque anni. Gli è stato detto che per tradurre quella pergamena, vergata in una lingua arcaica della zona, può essergli d'aiuto l'antiquario, Monsieur Saurat. Questi capisce subito di avere di fronte un documento di rilevanza storica, ma in cambio della sua consulenza chiede solo di sapere come quell'inglese dall'aria fragile e schiva - che dice di chiamarsi Freddie Watson - ne sia entrato in possesso. Inizia così il racconto di un'anima inquieta. Che parla di un viaggio in quelle terre occitane alla ricerca di pace e oblio. Parla dell'incontro con una fanciulla tanto bella quanto misteriosa, di nome Fabrissa, dai capelli corvini, la pelle di porcellana e una veste blu con sopra cucita una croce gialla. Parla della lunga notte in cui i due si erano confidati le reciproche storie: da una parte, il dolore inconsolabile di Freddie per la morte del fratello maggiore, disperso in battaglia durante la Prima guerra mondiale; dall'altra, il lutto di Fabrissa per la perdita del proprio fratello e di tutta la propria gente.
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USATO RARO, V 29X7X25
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Anno edizione:2010
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PAOLA CASTELLUZZO 10 gennaio 2011
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