Le notti bianche
La storia di un amore impossibile, sospeso tra realtà e sogno Pubblicato per la prima volta nel 1848, Le notti bianche appartiene alla stagione giovanile di Fëdor Michajlovič Dostoevskij e ne reca in pieno i tratti: l’attenzione alla solitudine urbana, la centralità del sogno come rifugio e inganno, la voce narrativa calda e confidenziale (“caro letto-re”), capace di trasformare l’esperienza più minuta in domanda morale. Il racconto è costruito in quattro notti e una mattina, un’architettura semplice e musicale che segue l’accendersi e lo spegnersi di un idillio: l’incontro, sulle rive della Neva, fra un “sognatore” senza nome e Nasten’ka, giovane attesa e promessa, figura luminosa e terrena insieme. Intorno ai due protagonisti si stende una Pietroburgo crepuscolare, sospesa nel fenomeno naturale delle “notti bianche”, quando l’oscurità non cala del tutto e il confine fra veglia e sogno sfuma.
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Anno edizione:2025
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