Mi diedero da leggere questo libro in primo liceo e me ne innamorai subito, se oggi sono una lettrice lo devo a Baricco. Da leggere anche novecento
Omero, Iliade
Questo volume nasce da un progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale. Baricco smonta e rimonta l'Iliade creando ventun monologhi, corrispondenti ad altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo che racconta, in chiusura, l'assedio e la caduta di Troia. L'autore "rinuncia" agli dei e punta sulle figure che si muovono sulla terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della città assediata. Tema nodale di questa sequenza di monologhi è la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna. Un'operazione teatrale e letteraria insieme, dalla quale emerge un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza, anche morale e civile.
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Autore:
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Anno edizione:2013
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Alessia Hope 13 ottobre 2023Il primo retelling che ho letto
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Sussurri_tra_le_pagine 12 aprile 2023Piacevoli riscritture
Quando anche i cavalli immortali piangeranno, la bocca di un giovane timoroso pronuncerà parole destinate a spezzare il cuore più impavido, cambiando per sempre, le sorti di una guerra che sembrava destinata a non concludersi. Così l'amore, il più potente motore delle storie e della Storia, sarà in grado di smuovere ancora una volta i cuori, i mari, le armi, l'ira funesta che troverà sfogo su un corpo inerme nel sangue, nella strage, nei lamenti, mentre i piedi cercheranno la via di fuga della morte, che è divoratrice di vita, e le rudi mani di un guerriero diverranno dispensatrici di dolci carezze. Termina così un poema, che nasconde tra le righe di un inno alla guerra, una voce di donna che prega per la pace. Un universo femminile, costretto al di là di un muro di pietra, dove giungono solo gli echi della battaglia che infuria. Ho amato l'Iliade, e la possibilità di sentir narrare una storia eterna attraverso la voce dei suoi leggendari protagonisti, non delude le aspettative. Ho sentito la mancanza delle presenze divine, compensate, però, dall'innegabile semplificazione che ne deriva. E se il tutto risultasse così, troppo banale, di certo, ha il merito di instillare nel lettore il desiderio di approfondire o addirittura di conoscere, la versione autentica del grande poema, riportando alla mente la celebre richiesta alla musa Calliope affinchè canti le gesta di Achille e della sua ira apportatrice di dolori e morte. "Erano così giovani che io per loro ero un vecchio. Un maestro, forse un padre. Vederli morire, senza fare nulla, questa è stata la mia guerra. Tutto il resto, chi se lo ricorda più" SEGUIMI SU INSTAGRAM: SUSSURRI_TRA_LE_PAGINE
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Rossellarossella 21 dicembre 2022L'uomo il vero protagonista
Il vero protagonista del libro è l'uomo, con tutte le sue emozioni e avversità da affrontare. La narrazione degli eventi è fedele al testo originale, la differenza sta nell'umanizzazione dei personaggi, compresi gli dei, che hanno qui un ruolo marginale. Meno influenze divine e più azione, polvere, sudore e sangue.
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