L'onore d'Italia. El Alamein: così Mussolini mandò al massacro la meglio gioventù - Alfio Caruso - copertina
L'onore d'Italia. El Alamein: così Mussolini mandò al massacro la meglio gioventù - Alfio Caruso - copertina
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Letteratura: Italia
L'onore d'Italia. El Alamein: così Mussolini mandò al massacro la meglio gioventù
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Descrizione


Da settant'anni El Alamein è un grido che risuona nei cuori e nelle menti d'Italia. Per i ragazzi dell'Ariete, della Trento, della Folgore, della Trieste, della Littorio, della Bologna, della Brescia, della Pavia, del 4° e del 50° stormo d'assalto rappresentò l'appuntamento con un destino ingrato, da ciascuno onorato al meglio. A mandarli al massacro furono la sanguinaria follia del duce e il tradimento degli ammiragli: Mussolini, nel '41 e nel '42, preferì inviare undici divisioni e il meglio dell'artiglieria nel mattatoio sovietico anziché in Africa, dove avrebbero potuto cambiare il corso della guerra; i capi della Marina rivelarono agli inglesi le rotte dei trasporti verso Tripoli e Bengasi privando in tal modo l'armata italo-tedesca dei rifornimenti indispensabili per raggiungere il canale di Suez. Pur ignorati dalle ricostruzioni ufficiali, bersaglieri, para, fantaccini, genieri, aviatori scrissero pagine di memorabile abnegazione persino a dispetto del regime, che li aveva abbandonati nel deserto. E gli italiani non scapparono, non alzarono le mani, spesso morirono in silenzio nella loro buca. Gli stessi successi di Rommel furono frutto, finché il nemico non se ne accorse, di una straordinaria operazione di spionaggio condotta dal maggiore dei carabinieri Manfredi Talamo, in seguito fucilato alle Fosse Ardeatine. A El Alamein cominciò la presa di coscienza dei ragazzi della generazione sfortunata, che avrebbe indotto i sopravvissuti della Folgore ad arruolarsi con gli americani.

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Titolo: L'ONORE D'ITALIA. El Alamein: così Mussolini mandò al massacro la meglio gioventù - Caruso Alfio - TEA, Saggistica - 2014

Dettagli

Tascabile
368 p., Brossura
9788850233670

Valutazioni e recensioni

  • Andrea
    da leggere

    un libro molto ben scritto che ripercorre le gesta del nostro esercito che, nonostante l'inferiorità dei propri mezzi, riuscì a farsi onore ed a guadagnarsi il rispetto sia degli alleati che dei nemici

  • Incuriosito dalle belle recensioni su questo libro, l'ho "divorato" sotto l'ombrellone pensando alle sabbie e alle temperature in cui i nostri giovani soldati dovevano combattere senza alcun supporto dalla madrepatria che non fosse lo spirito di appartenenza ad un mondo che il Fascismo tentò di costruire e che poco dopo crollo. La descrizione puntuale e dettagliata di Caruso sulle ultime decisive battaglie nel Nord Africa è di aiuto per comprendere come i soldati italiani - inferiori al nemico solo per mezzi ed organizzazione -abbiano stupito per le capacità di resistenza e per la determinazione quasi inaspettata ("i leoni della Folgore" richiamati con deferenza da Churchill e descritti con animo romantico dal colonnello Bechi Luserna nel libro "I ragazzi della Folgore"). Da questo racconto ricco di profonda umanità e, oserei aggiungere, di spirito cavalleresco che rimanda ad un mondo lontano, si ricava un quadro grigio e meschino dei politici (meglio, dei dittatori) e degli alti gradi militari italiani del tempo, assolutamente inetti e lontani dalla realtà.

  • Questo libro merita di essere letto. Spesso glorifichiamo i soldati ma non ci chiediamo perchè devono sostenere delle guerra alle quali non sono militarmente preparati. In questo libro Alfio Caruso descrive come e perchè gli italiani mandati al fronte in Africa non riuscirono a vincere, il problema erano i mezzi che mancavano, la preparazione sicuramente abbastanza scadente e il comando che aveva troppa mania di grandezza.

Conosci l'autore

Foto di Alfio Caruso

Alfio Caruso

1950, Catania

Alfio Caruso (Catania, 1950), una laurea, una moglie, tre figli, una nuora, due nipotini, dopo quattro romanzi con Leonardo e Rizzoli si è dedicato con Longanesi alla storia italiana del Ventesimo secolo. Ne ha narrato l’escalation mafiosa (Da Cosa nasce Cosa, Perché non possiamo non dirci mafiosi, Io che da morto vi parlo, Milano ordina: uccidete Borsellino), l’abbondanza di misteri (Il lungo intrigo), i più importanti episodi della seconda guerra mondiale (Italiani dovete morire, Tutti i vivi all’assalto, Arrivano i nostri, In cerca di una Patria, Noi moriamo a Stalingrado, L’onore d’Italia, Salvate gli italiani). Con Einaudi ha pubblicato anche Willy Melodia e L’arte di una vita inutile, con Salani Breve storia d’Italia. Nel...

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