Opere. Vol. 2: 1913-1919
"Gli scritti di Ferenczi hanno fatto di ogni psicoanalista un suo allievo", scrive Sigmund Freud nel necrologio che gli dedica nel 1933, ma già nel 1914 aveva riconosciuto che "L'Ungheria ha dato finora alla psicoanalisi un collaboratore soltanto, Ferenczi, che vale però una Società intera". Questo secondo volume delle Opere di Sándor Ferenczi raccoglie alcuni tra i classici della letteratura psicoanalitica come il "Valore della psicoanalisi per la giustizia e la socità"; "Liébeault: sul ruolo dell'inconscio negli stati psichici patologici"; "Origine di un carattere infantile chiuso"; "L'omoerotismo: nosologia dell'omosessualità maschile"; "Psicoanalisi del crimine"; "I lapsus presunti"; "La psicologia del racconto" e altri scritti compresi nel periodo che va dal 1913 al 1919.
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